Mercato del falso

Leggo sull’Ansa che il mercato del falso vale oggi in Italia 6,9 miliardi di €. Una cifra spaventosa.

Nel programma indico le azioni, che debbono essere repressive, per stroncare detto fenomeno.

La contraffazione dei prodotti del made in italy, e non solo, lede l’economia, crea sommerso, alimenta il malaffare, riduce il gettito fiscale e svilisce le nostre eccellenze produttive.

La lotta alla contraffazione non è mai iniziata in Italia, anzi il falso viene, tutto sommato, sopportato, considerato un’offerta in più sul mercato. Tant’è che luoghi di produzione, vendita e commercio di detti falsi sono ben noti.

Invece si tratta di un cancro maligno da estirpare, risalendo alla testa del serpente, perchè sequestrare venti prodotti all’extracomunitario sul lungomare, per quanto giusto, non risolve il problema.

Il concetto è semplice: stroncare questa malsana filiera, ma anche, e ciò è inevitabile, prevedere pene pecuniarie elevate per gli acquirenti.

Non è obbligatorio, nè indispensabile possedere una borsa di Gucci, comprarla falsa è un azione senza senso.

 

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