Donne

Cari evoluzionisti, dopo aver scritto l’articolo “tutela della donna”, ho ricevuto commenti e considerazioni di amiche e conoscenti, e ciò mi ha stimolato le riflessioni che vi propongo, perché lo scrivere questi articoli mi fa scavare nel profondo del mio essere.
Continuare a parlare del problema donne e’ un punto di partenza errato, perché presuppone l’adesione ad un archetipo di inferiorità di genere, diffuso, autodistruttivo ed errato in senso fisiologico, fattuale e storico.

Penso che l’intera tematica debba affrontarsi all’interno di noi stessi.
Ragioni storiche e culturali ci hanno indotto la formazione inconscia di un pensiero secondo il quale l’essere donna e’ già di per sé stesso un minus, uno stato inferiore e limitato.

Questo sentire ci permea, uomini e donne indistintamente.
Superarlo, vincerlo ed abbandonarlo costituisce il primo passo verso la reale parità dei generi.
Per fare cio’ bisogna operare e propugnare una vasta operazione culturale di educazione della gente, a partire dall’infanzia.
Una nuova consapevolezza, mai esistita, deve maturare in noi, secondo la quale la donna non e’ la parte debole (vedete che abbiamo addirittura il modo di dire per definire questo pensiero comune).
Si deve procedere dallo smontare le convinzioni valoriali/culturali/storiche che hanno generato questa credenza.
E doveroso che una società moderna ed evoluta ponga a fondamento del proprio operato la convinzione che la donna non è affatto inferiore all’uomo.

Tutela della donna,quote rosa e seggi dedicati appartengono a quel comune sentire, lasciano la donna nella situazione vergognosa che vive quotidianamente.
Cio’ non significa che non si debbano affrontare le problematiche che affliggono il genere femminile.
Ritengo che si debba parlare di persone, mentre la differenza dei generi non e’ il tema reale.
Le differenze oggettive e fisiologiche tra i due generi esistono e costituiscono il sale dell’unione tra la parte maschile e quella femminile, ed un arricchimento della specie.
Invece le rilevanti difficoltà che la vita moderna ha accollato alla donna debbono affrontarsi singolarmente e risolversi mediante radicali interventi legislativi.
Il tema e’ delicato, va sviscerato e ci torneremo a breve.

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