Tutti i giorni scriviamo delle terrificante situazione italiana, ma cerchiamo, per un attimo, di innalzare il nostro punto di visuale e di analizzare la situazione dei paesi dell’Ue.

Se leggiamo, ci informiamo e parliamo con cittadini francesi, spagnoli, inglesi ed anche tedeschi, scopriremo che la situazione non è affatto migliore in detti paesi, per non parlare della Grecia in crisi, del Portogallo in difficoltà, delle tensioni sociali belghe ed olandesi e via dicendo….

Viene da pensare che sia il modello di questa nostra Ue ad essere in crisi ed a schiacciare le esigenze, i bisogni ed i sogni dei cittadini europei, certo con  sfumature diverse ma congiuntamente, perché evidentemente i sistemi Paese di queste nazioni sono interconnessi.

Allora probabilmente di fronte a questa fase di stagnazione, tensioni e cambiamenti, che ormai dura da quasi dieci anni, si aprono grandi prospettive ed opportunità.

La reale possibilità che in uno di questi paesi nasca una corrente nuova, un laboratorio di idee da trasformarsi in azioni, una coesione dal basso è elevata.

Pensate quali effetti potrebbero nascere se questo nuovo seme fosse piantato e curato amorevolmente nella nostra bistrattata Italia, pensate come esso potrebbe germogliare e porre radici nelle nazioni limitrofe ed a noi vicine per storia, costumi e sviluppo.

Soprattutto pensate al nuovo ciclo di rinnovo ed evoluzione che potremmo innescare nel Bel Paese, potrebbero crearsi le condizioni perchè il nostro Paese si ponga alla testa di un nuovo pensiero riformatore, condiviso dalla gente, creato dai cittadini comuni e loro uso e consumo, senza che si tralascino le esigenze della res pubblica.

E’ una grande opportunità, sempre nelle fasi di cambiamento si aprono prospettive incredibili ed inimmaginabili, sta a noi coglierla!