POLITICA DEMOGRAFICA

  • è chiara e lampante l’assenza, a far data dal dopoguerra, di una qualsivoglia politica demografica ad opera dei vari governi succedutisi. il risultato di detta latitanza ha generato il rilevante problema demografico in essere. il deficit demografico, unitamente all’invecchiamento della popolazione (insieme alla contrazione della popolazione in età attiva), comportano l’insorgenza di plurime criticità sociali, economiche, previdenziali, relazionali e di sviluppo.

  • la tematica è certamente complessa ma da affrontarsi, consapevoli che, i vantaggi di una sana, equilibrata e strutturata politica demografica sono apprezzabili solo nel medio-lungo periodo (almeno vent’anni ed oltre), e, nonostante ciò, siamo chiamati ad un imprescindibile sforzo in tal senso.

  • una moderna programmazione demografica non può basarsi esclusivamente sui bonus bebè (variamente strutturati, e pur già trattati) ma deve forzatamente riguardare:

  • il tema del lavoro della donna;

  • la simmetria tra generi;

  • l’autonomia dei giovani;

  • le politiche migratorie (l’immigrazione deve essere governata e guidata, ma non subita);