RICERCA


  • oltre alla voce taglio-beneficio prevista in programma (paritetica tassazione dei beni ecclesiastici il cui ricavato deve essere elargito ai fini della ricerca ed in favore di tutti i soggetti che, accreditatisi, svolgono detta primaria funzione ed in funzione degli obbiettivi raggiunti; ossia vi deve essere una parte di detti proventi che viene attribuita pariteticamente a tutte le istituzioni accreditatesi, ed una parte che verrà attribuita annualmente (tipo il 30%, in considerazione dei risultati raggiunti), deve prevedersi un meccanismo premiante, stimolante ed autogenetore di attività di ricerca secondo il quale: tutti gli utili, proventi ed attribuzioni in favore dei centri, enti e divisioni di ricerca, e così gli investimenti, debbono comportare una totale detassazione, in primis; in secundis deve prevedersi un meccanismo legislativo di favore per la produzione dei manufatti e dei prodotti, di qualunque genere, promananti dalla ricerca, ma solo se prodotti da soggetti nazionali, ossia un estremo favor;

  • devono prevedersi dei riconoscimenti nazionali per i centri meritevoli che svolgono detta funzione, e dei meccanismi di favore legislativo verso i soggetti che si impegnano in dette attività, non solo di natura fiscale, ma, esemplificativamente prevedendo che dopo quindici-vent’anni di svolgimento dell’attività di ricerca, si consegue automaticamente lo status di docente universitario con un emolumento x, individuando, fisso, per tutta la vita (magari prevedendo che detto riconoscimento si potrà conseguire anche prima in ipotesi di positivo svolgimento di detta attività che abbia portato ad uno sviluppo e/o scoperta capace di trasformarsi in un’attività imprenditoriale;