CORPORATIVISMO E MONOPOLI


analisi primigenea dei blocchi e delle corporazioni esistenti, analisi della legittimità della loro esistenza, in funzione della loro reale e fattiva esigenza sociale, in relazione al periodo storico, e, terminata l’analisi, ad opera dell’esecutivo, messa in atto di un sistema di sblocco e liberalizzazione con l’obbiettivo di liberare (tagli), costi ed energie; ciò, principalmente ed a partire da esempi eclatanti e nicchie di favoritismo di sistema che debbono essere sradicate ex abrupto.

voci d’intervento:

  • commessi parlamentari: l’analisi deve condurre a ritenere che detti impieghi debbono essere ricondotti ad una equità e proporzione con riguardo agli emolumenti;

  • farmacie: semplicemente debbono essere aumentate nel numero;

  • notai: ut supra, con possibilità di affidare certune funzioni agli avvocati e/o (ma qui si deve studiare) possibilità di unificazione dell’albo, specie per determinate funzioni, ed anche relativamente e correlativamente all’esperienza comprovate di determinate figure dell’avvocatura, oltre ad un incremento del 50 % del numero dei notai tabellarmente previsti. ulteriore previsione legislativa seconda la quale un qualsiasi notaio italiano potrà rogare un massimo di quattro atti al giorno;

  • public utilities: semplicemente da ripensare in toto, sia con riguardo alle funzioni sia con riguardo agli emolumenti ed ai budget e bilanci di spesa;

  • professori universitari (vedi voce specifica);

  • pluralità di incarichi (vedi voce specifica), ma il principio da introdurre è quello della necessità vincolante della scelta, sia per le funzioni che per gli emolumenti;

  • taxisti e servizi vari di noleggio (maggiore libertà);

  • avvocati: numero chiuso (massimo), ossia, data l’analisi secondo la quale il numero è eccessivo si deve introdurre una previsione legislativa secondo la quale il numero di ingressi deve essere correlato ai pensionamenti, ossia ogni dieci pensionamenti tre nuovi ingressi nella professione (in generale con riguardo alle previsioni l’esecutivo deve determinare se per una determinata professione il numero degli iscritti all’albo sia in difetto o in eccesso. se lo si valuta in eccesso allora si deve introdurre il numero chiuso, se lo si valuta in difetto si deve favorire, attraverso meccanismi compositi, la copertura del numero di iscritti mancante);