Rientro capitali dall’estero

Nel Programma, capitolo 9, politica fiscale, si tratta questo tema.

La proposta di evoluzione necessaria è semplice e opposta rispetto alla politica fiscale adottata sino ad oggi.

I cittadini italiani che detengono capitali all’estero, possono farli rientrare, in qualsiasi momento, senza subire multe, accertamenti e sanzioni, senza che gli venga chiesta alcuna notizia in merito, ma anzi ottenendo un credito d’imposta pari al 10 % della somma fatta rientrare sul suolo patrio.

Pensate a quanti soldi gli italiani negli ultimi cinquant’anni hanno portato in Svizzera e nei vari paradisi fiscali, lo sanno tutti, è il segreto di Pulcinella.

Pensate a quanti soldi rientrerebbero in Italia e potrebbero essere immessi, almeno in parte, nell’economia patria.

Non si dica che è impossibile e/o irrealizzabile, è, al contrario, estremamente semplice, basta approvare una leggina di due o tre articoli, basta volerlo.

I benefici in termini economici e di pace sociale sarebbero immensi e sinceramente difficilmente calcolabili e, per una volta, lo stato si dimostrerebbe amico, sodale, incentivante e non castrante.

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