Eutanasia

Evoluzione Necessaria,

propone una riforma che garantisca il diritto di porre fine alla propria vita.

Una persona giace in un letto d’ospedale, o peggio a casa, sa che la malattia che lo affligge è incurabile, che gli rimane poco tempo, soffre pene indicibili che aumentano di giorno in giorno, accompagnate alla perdita del controllo delle varie funzioni corporee, oppure è conscio che di li a poco perderà la cognizione di sè stesso, ed ha già provveduto a sistemare le sue vicende e questioni, emotive ed economiche (perchè avviene così, ci si rende conto ed allora si pensa a sistemare il futuro della propria famiglia, ed anche quello lavorativo in alcuni casi…)

In tale situazione perchè una persona non dovrebbe essere libera di decidere il quando passare a miglior vita, magari dolcemente, accompagnato da un cocktail farmacologico soft (oggi è possibile), e previo vaglio ed assenso di un medico ?

Negare questo diritto significa da un lato limitare il libero arbitrio dell’individuo, dall’altro costringerlo a soffrire e sopportare tutto ciò che il corpo può infliggergli, anche a discapito, nella maggior parte dei casi, della dignità.

Il sacrosanto diritto alla vita non ingloba ciò, ma anzi, al contrario, consente la libera ed accompagnata dipartita.

Ritenere che il diritto alla vita contenga la negazione del diritto all’eutanasia è esclusivamente frutto di una lettura del tema inquinata da contaminazioni culturali e religiose.

Sull’argomento Evoluzione Necessaria inserirà, a breve, un capitolo del Programma.

Tralascio, per decenza, l’argomento degli squallidi viaggi oltre frontiera a tal fine, ai quali molti nostri connazionali sono stati costretti, che costituisce un’offesa alla nostra storia e cultura.

 

Un pensiero riguardo “Eutanasia

  1. Dall’altra parte, esercitiamo continuo diritto di spegnere vite: umane, vendendo sempre più armi, speculando sulla guerra o chiudendo gli occhi di fronte al problema dei profughi e dei traffici di donne e bambini; animali, macellando ferocemente miliardi di bovini, suini, avicoli al giorno per poi sprecarne la carne alla strabiliante percentuale del 40-45%.
    Siamo padroni delle vite altrui soltanto quando questo comporta lauti guadagni.
    Per il resto siamo ipocriti moralisti.
    Lasciate alle persone degne di questo nome il diritto di autoeliminarsi.

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