Banche venete, 17 miliardi, 26 per Mps

Conferenza stampa del Governo, problema banche venete, il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dichiara testualmente: “il governo con il Decreto mobilizza risorse fino a 17 miliardi”.

5,2 miliardi di Euro vengono immessi immediatamente dal Governo, gli altri sono suddivisi in diverse voci, in pratica, e nella realtà, non si sa quanto costerà il salvataggio.

Insomma, un punto di Pil, tanto da comprendere l’entità del disastro.

Salvataggio di chi non si sa in verità, perchè la sorte dei risparmiatori non è ancora chiara.

Dall’Europa roboanti dichiarazioni di soddisfazione, abbiamo rispettato le regole europee.

Nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri sembrava che il governo annunciasse il taglio delle tasse o l’acquisizione di una commessa multimiliardaria in Africa o in Asia. 

Sinceramente mi sono sentito preso in giro.

Ecco, cari evoluzionisti, quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi è risultato integralmente confermato.

Inoltre a brevissimo scade il termine dell’offerta vincolante per i crediti non performanti (Npl) del Monte dei Paschi di Siena, che ammontano a 26 miliardi di Euro. Notizie del Sole 24 ore affermano che l’intesa non sarebbe ancora stata trovata. Se questi due fondi interessati non acquistano i 26 miliardi di Euro li pagherà lo Stato italiano.

17 + 26 (speriamo di no) = 43 miliardi di euro, ossia quasi 3 punti di Pil !

PAGHIAMO SEMPRE E SOLO NOI !

E non dimentichiamoci Banca Etruria e Carige….

Proprio mentre in Europa, almeno in alcuni paesi, si intravvede una minima ripresa, l’Italia si carica una zavorra che ci terrà nella crisi, quantomeno nella stagnazione.

Tutto quanto sta accadendo è il risultato di una totale assenza di visione e politica economica, di decenni di malgoverno, corruzione e malaffare, ma, soprattutto, di disinteresse per i problemi della gente. e continuano imperterriti.

Siamo colpevoli anche noi che rimaniamo silenti ed indifferenti, che nascondiamo la testa sotto la sabbia, mentre invece è possibile scrollarsi dall’indifferenza e far sentire la nostra voce.

 

 

2 pensieri riguardo “Banche venete, 17 miliardi, 26 per Mps

  1. Teoria dei giochi e Banche Venete: ecco perché abbiamo fatto un regalo ai banchieri.

    Mentre lo stato e gli apparati brindano e si glorificano per aver salvato le banche con la cessione a intesa per 1 euro di 2.000.000 di clienti e assets da quantificare! e’ chiaro che dietro all’operazione non esiste alcun effettivo ragionamento strategico se non la manifesta incapacità di negoziare da parte di burocrati deboli che senza discutere hanno accettato le condizioni dei Banchieri solo perché hanno temuto ipotetiche ripercussioni su mercati e imprese non considerando “giochi alternativi” se non quello che e’ stato giocato a favore di intesa. Con tutto il rispetto ma e’ come se avessimo fatto giocare Il Real Madrid con una squadra del campionato dilettanti. Intesa e l’ad ha ovviamente fatto il suo mestiere portando a casa un deal pazzesco a cui aveva tentato Atlante spendendo 2 mld…

    La dimostrazione logico-matematica di ciò e’ nell’applicazione della teoria dei giochi che forse qualcuno avrà sentito nominare ma per chi non l’avesse mai sentita (giusto per evolverci) sappiate che essa è una disciplina matematica che studia le decisioni individuali in situazioni strategiche, in cui vi sono interazioni tra diversi soggetti, e in cui le decisioni di un soggetto possono influire sui risultati del rivale.

    Le applicazioni della teoria vanno dal campo economico e finanziario a quello militare, dalla sociologia alla teoria politica, dalla psicologia allo sport.. L’obiettivo è di descrivere matematicamente il comportamento umano in quei casi in cui l’interazione fra individui comporta la vincita o lo spartirsi di qualche tipo di risorsa (giochi cooperativi). Esistono tuttavia giochi non cooperativi in cui ogni giocatore trae l’utilità massima possibile dalle proprie scelte, tenendo conto della migliore scelta dell’altro giocatore.

    Vediamo l’accordo e le scelte che hanno fatto i due giocatori di questa pessima partita che e’ finita addossando ai cittadini (danneggiari rispetto al l’equilibrio del gioco creatosi) un nuovo fardello con la scusa di salvare l’economia del territorio.

    Ecco i termini dell’accordo:

    In base al testo del decreto legge approvato lo Stato sembra offrira’ a Intesa garanzie per circa 11 miliardi così suddivise: 6,351 miliardi in vista della due diligence sugli asset oggetto di cessione e 4 miliardi per gli obblighi di riacquisto entro tre anni dei crediti ad alto rischio non classificati come attività deteriorate; altri 1.009 milioni andranno a garanzia dei contenziosi pregressi con, in aggiunta, un accontonamento a fondo rischi per un importo massimo di 491 Milioni. Il punto fondamentale e’ che er un totale di 4,78 miliardi.

    Il punto centrale e’ che il costo per lo Stato dipenderà dall’esito della due diligence che Intesa farà sugli asset delle due banche venete. Come spiega il testo del decreto, “Entro il termine previsto dal contratto di cessione un collegio di esperti indipendenti effettua una due diligence sul compendio ceduto (…).

    Bene, la teoria dei giochi ci dice che un gioco e’ composto da giocatori (ministro e intesa), le azioni a disposizione, le strategie e cioè i piani di azione possibile e i cosiddetti pay-off cioè le vincite o gli esiti del gioco a seconda delle strategie poste in essere.

    Vediamo come hanno giocato: pressappoco e’ andata così: crisi, lo stato non sa cosa fare, si arriva al baratro, si telefona a intesa e si chiede di intervenire offrendo tutte le garanzie viste. Intesa rilancia e chiede maggiori garanzie se la due diligence fa emergere altre perdite. Nel frattempo ai vertici delle banche, consulenti, sindaci, revisori organi di controllo si permette di lavorare, intascare bonus milionari e progettare addirittura acquisizioni come voleva fare veneto Banca con Banca Etruria nel 2014,..

    Era l’unico gioco che si poteva fare o ve ne erano altri a parità di soldi investiti ex post? A mio parere e’ evidente che a queste condizioni si sarebbe ad esempio potuto fare altri giochi.

    Posto che il pay/off era perdere il meno possibile permettendo la vendita della banca, ipotizzare un risanamento ed una successiva vendita avrebbe permesso allo stato di giocare una strategia diversa evitando il regalo fatto. Tutte le banche hanno infatti interesse a non far fallire una di esse, intesa per prima, ma regalare i clienti e tutti gli asset alle condizioni viste richiederebbe adesso come minimo le dimissioni di tutti i vertici delle istituzioni e invece pagheranno come al solito i cittadini ma questo lo abbiamo già capito da subito essendo il più banale dei giochi…quello del cerino in mano….

    Evolviamoci per non smettere di pensare che sia ancora possibile un mondo liberale e democratico fatto di regole chiare e persone capaci che facciano l’interesse di tutti Noi.

    Io sostengo Andrea e questo nuovo movimento liberale e democratico che spero possa aiutare portare effettivi cambiamenti nel paese evitando di assistere a situazioni analoghe in futuro!

  2. Cari evoluzionisti
    Crisi sistemica scongiurata le borse brindano con intesa che sta volando, guarda caso….
    Il conto eccolo qui:
    Bond subordinati esclusi, ma pronto un fondo da 60 milioni per i risparmiatori. Rilevati 4 mld di crediti in bonis ad alto rischio. Saranno chiuse 600 filiali, usciranno 3.900 persone dal nuovo gruppo. Dallo Stato garanzie per oltre 11 miliardi su asset e crediti. Decisivo l’esito della due diligence…
    Speriamo che nei prossimi giorni qualcuno non ci svegli e ci dica che forse il tutta fretta con cui hanno agito e’ solo servito per far fare ottimi guadagni oggi ma che in realtà a intesa e’ stato fatto un bel regalo,

    Mi domando solo se e’ davvero finita qui? Perché nessuno dice nulla sul fatto che la banca e’ stata venduta a 1 euro? Era la soluzione migliore? Non si poteva risanare invece di fare i soliti regali?

    Evoluzione necessaria!

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