Banche.3

Si apprende dai media che al processo ad Arezzo sulla Banca Etruria già 2.500 correntisti si sono costituiti parte civile (chiedono i danni, che, ovviamente, non otterranno……).

Si tratta di gente che ha perduto soldi e titoli, spesso insomma i risparmi. I danneggiati sono ovviamente in numero maggiore ma molti, forse tristemente e a ragione, hanno deciso di non buttare via altri soldi e di non rodersi ulteriormente il fegato…..

Leggo inoltre che il Tesoro e Intesa SanPaolo stanno litigando per la suddivisione delle perdite e degli asset delle due banche venete: in sostanza Intesa SanPaolo chiede che lo stato si accolli altre perdite.

Stime di oggi indicano la somma che lo Stato si accollerà tra i 7 ei i 9 miliardi di Euro. Insomma una manovra finanziaria…. !

Ah… dimenticavo, e chiedo scusa…, la gente che sarà, in un modo o nell’altro, lasciata a casa (i dipendenti delle due banche erano 5.500…).

Altra tragedia nella farsa-tragedia della gestione del settore bancario ad opera del Governo italiano.

3 pensieri riguardo “Banche.3

  1. ITALIA LIBERA DAL PAPOCCHIO A DANNO DEI CONTRIBUENTI.

    Come al solito qualcuno si avvantaggerà da quanto sta succedendo in qheste ore!

    Se l’Europa chiedesse il fallimento della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca si dice che vi sarà una vera emergenza nazionale e questo credo per far digerire agli italiani la solita polpetta avvelenata! l’offerta di Intesa Sanpaolo per rilevare la banca al prezzo di 1 euro e’ definita come la migliore anche se lo stato e noi tutti ci asssumeremo nuovi debiti!

    Io dico basta e voglio scoprire le carte. Dobbiamo assumerci versndnti quest imoneri per evitare il bail in perche’ qualcuno guarda caso dice che la liquidazione ordinata sarebbe l’opzione migliore mentre il bail-in farebbe alzare lo spread e sarebbe un rischio per il Paese.

    Io sono d’accordo solo a una condizione che l’Italia si liberi da enti inutili troppi grandi e politicizzati per controllare.

    Il giorno dopo vanno azzerati tutti i vertici di Banca d’Italia e CONSOB e riformati i due Enti.

  2. Cari evoluzionisti, Concordo con quanto leggo.
    Ma guarda caso si fa il decreto sotto le ferie degli italiani! E’ veramente incredibile. Banche venete, monte paschi, banca Etruria e le altre banche. Un filo invisibile lega tutte queste banche, un filo rosso di manager incspaci, mancati controlli di Banca Italia e soprattutto CONSOB. Ma e’ possibile che nessuno paghi per quanto sta accadendo?

  3. Articolo trovato sul WALLSTREET ITALIA
    Prima o poi i cittadini si ribelleranno contro le azioni delle banche centrali, sfogando la loro rabbia per le ingiustizie subite negli ultimi anni, rabbia inespressa che prima si era rivolta alle autorità politiche del mondo occidentale. L’avvertimento arriva dal guru dei mercati di Societe Generale, Albert Edwards, un noto ribassista alla Nouriel Roubini.
    Fin dal titolo del suo ultimo report mette in chiaro le cose: “Furto rivisitato: i cittadini sfogheranno presto la rabbia contro i banchieri centrali“. La tesi principale espressa è che “mentre la politica in occidente deve fare i conti con un decennio di crisi e stagnazione economica, i prezzi degli asset finanziari continuano a salire di prezzo, spinti dal denaro iniettato con le misure di quantitative easing.
    In un era di “incertezza estrema”, si chiede retoricamente lo strategist, quanto tempo ci vorrà ancora prima che i cittadini arrabbiati si stancheranno di incolpare un sistema politico in realtà impotente per i loro problemi e se la prenderanno invece con i principali capri espiatori, colpevoli della loro condizione di povertà: i banchieri centrali che non sono stati eletti e che sono virtualmente intoccabili?”.
    “L’indipendenza delle banche centrali verrà messa in discussione, come dovrebbe essere, e sarà la prossima vittima delle attuali turbolenze politiche” nel mondo occidentale, secondo l’analista, che dà l’impressione di essere sempre più frustrato per via di un mercato finanziario su livelli di prezzo eccessivi, sempre più distaccati dalla realtà economica.
    La situazione attuale delle Borse e dei Bond non ha senso, secondo Edwards. “La prova dell’impatto che la pazzia monetaria ha sui prezzi dei titoli finanziari e degli asset in generale la sia dovunque. Basta guardare. Un parcheggio a Hong Kong è stato venduto alla cifra record di $5,18 milioni di dollari locali (664.200 dollari Usa)”.
    Edwards cita anche il bond secolare argentino che è stato collocato interamente e ha ricevuto richieste pari a ben 3,5 volte l’offerta. “Certo, tutti hanno diritto a rivolgersi ai mercati anche il ‘defaulter’ più seriale della storia. Ma quello che mi preoccupa di più di questa storia è il fatto che è stata la domanda da parte degli investitori a rendere possibile l’emissione!”
    “Sono solo io o posso sentire la eco delle logiche che hanno portato alla crisi dei derivati CDO” (Collateralized Debt Obligation, ossia strumenti dei debito tutelati da un sottostante, una obbligazione o un mutuo)? Ma a nessuno questo sembra importare dal momento che la festa è ancora in corso e gli investitori, ubriachi di tutto il liquore venduto dalle banche centrali, sono accecati e non riescono a scorgere la catastrofe inevitabile che si manifesterà loro davanti più avanti”.
    Edwards sente che nelle strade c’è tanta rabbia, come dimostrano anche le ultime elezioni. “Persino in Francia dove gli investitori sono sollevati per il fatto che a salire al potere (assoluto?) sia stato un candidato “moderato”, è salutare ricordare che i due partiti storici dell’establishment sono stati decimati da un uomo che non si era mai candidato prima per un posto in politica”.
    Il riferimento è chiaramente al neo presidente Emmanuel Macron, che è stato ministro dell’Economia ma che prima delle elezioni presidenziali e legislative di questa primavera non si era mai dovuto sottoporre al voto popolare. “Questo è un risultato forse persino più radicale della vittoria del candidato anti-establishment Donald Trump” in Usa che è avvenuta sotto l’ombrello dei Repubblicani.
    La situazione politica globale è “incredibilmente fluida e imprevedibile”, secondo Edwards. “Un elettorato furioso ha sfogato la propria rabbia contro i partiti politici ma le mire delle loro ire sono mal centrate. Sono le banche centrali guidate da presidenti che “non sono stati eletti e che sono virtualmente intoccabili” che sono da ritenere i responsabili principali della povertà dei lavoratori e di chi finirà per pagare i costi della prossima crisi”.

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