Pane e circensi

Cari evoluzionisti,

da tifoso di calcio e della nazionale, amante della F1 e del motomondiale, da italiano medio insomma, sento su di me il fascino del campionato, della Champions, del calciomercato, della Ferrari e di Valentino, ne sono preda come tutti voi, stregato giornalmente dalla rosea.

Tutto questo è già successo, è un meccanismo noto e, ahime, pericoloso e fuorviante

Quando le passioni popolari diventano ragioni di vita, polo unico dell’interesse di noi della plebe, dimentichi del resto, deve scattare in tutti noi un allarme.

Significa che inconsciamente non vogliamo porre mente ai problemi del quotidiano, perchè avvertiamo che non siamo in grado di controllarli, di incidere su di essi. Significa che abbiamo ceduto il controllo delle nostre vite ad una limitata cerchia di privilegiati che vivono in un’altra dimensione, diversi e distanti da noi, e che abbiamo imboccato la via del declino.

Invertire questa direzione è arduo perchè ci sentiamo paralizzati, ma ciò non significa che non sia possibile, a patto che ognuno di noi dia il proprio contributo, anteponendo l’interesse collettivo ai suoi bassi egoismi.

Oggi abbiamo un vantaggio rispetto al passato che risiede nella conoscenza e nella circolazione delle idee, la cui arena è il web, strumento la cui immane potenza avverto in prima persona da quando il 15 maggio questo sito è online.

Non sprechiamo questa fortuna, sfruttiamo questa possibilità, perchè diversamente e consapevolmente non potremo che prendercela con noi stessi.

 

Un pensiero riguardo “Pane e circensi

  1. Sono d’accordo, anzi, tra ciò che ė divenuto “ragione di vita”, aggiungerei quella schiera di trasmissioni tv che non hanno nessun senso e, onestamente, non capisco che sorta di interesse possano suscitare.
    Come già scritto in altro commento, consapevole di sembrare ripetitivo, credo proprio che sia sempre un problema etico. Credo che il problema della perdita, ormai quasi totale, di etica, a partire dalla classe dirigente, si estende un po a tutte le attività, come ne abbiamo un chiaro quanto tragico esempio, dalle vicende di mala sanità, tipo maltrattamenti agli anziani, pazienti dimenticati nelle corsie degli ospedali, eccetera.
    Quando invece si tratta di imporre qualcosa (agli esempio vaccini obbligatori) come hai osservato con puntuale attenzione, il legislatore, in fatto di sanità, si fa in quattro, per approvare rapidamente rapidamente i provvedimenti che, solo in apparenza, sono di beneficio comune.

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