La sfida!

L’uomo si sta trasformando ma si comporta come un pesce che, arenatosi in uno stagno che si sta lentamente prosciugando, si rifiuta di spingersi in acque più profonde.

Le acque più profonde e salvifiche sono quelle del cambiamento, un processo in atto, adesso, che ci sconvolge nel profondo perchè non riusciamo ad interpretare le nuove realtà che ci si prospettano mediante i nostri usuali riferimenti culturali e di pensiero.

Sembra quasi che stia emergendo una nuova religione universale: il credo tecnologico.

Il tramonto di consolidate credenze e di strumenti ormai superati ci smarrisce e spaventa, ma dobbiamo comprendere che l’evoluzione scarta il vecchio, genera il nuovo e non si arresta.

L’uomo si è sempre distinto per la sua capacità di riparametrarsi ed è questo che dobbiamo fare, ora, con riguardo al vivere comune, alle forme di governo collettivo della res pubblica e dell’economia.

Abbiamo le capacità per farlo, certo è una sfida ardua e la grandezza della stessa comporta delle responsabilità, che ognuno di noi deve assumersi.

 

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