Un dolore senza fine


“Ha più morti sulla coscienza Emma Bonino o il capo della mafia?”

Così Don Francesco Pieri, sacerdote di Bologna e docente di Teologia, ha puntato il dito ancora una volta contro l’aborto, contro le donne che per qualche motivo hanno dolorosamente preso questa decisione e subito un trauma con cicatrici che mai nella vita si rimargineranno.

Come giustamente ha replicato Emma Bonino, esponente radicale simbolo della battaglia per l’aborto, il sacerdote ha fatto il suo nome ma non ha colpito lei, ma le donne che si sono dovute sottoporre ad aborto volontario.

Per la Chiesa l’aborto è un crimine paragonato all’omicidio. Per una donna, per una famiglia, talvolta è una scelta di sopravvivenza, una scelta consapevole per non mettere al mondo persone che saranno infelici, soli, poveri, una scelta mai facile, mai superficiale.

Per una donna l’aborto è un atto profondamente lesivo verso se stessa: da quel giorno la sua vita non sarà mai più la stessa.

 

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