La Repubblica dei vecchi…

Siamo un Paese di vecchi, governato da vecchi dinosauri che occupano tutti i posti di potere, togliendo spazio ed operatività ai giovani dei quali non frega niente a nessuno, che infatti se ne vanno sfiduciati ed amareggiati.

Alle prossime elezioni, al di là delle facciate e dei candidati che verranno proposti, la destra sarà capitanata da Berlusconi, già vittorioso nel lontano 1994, e la sinistra sta cercando di unirsi sotto la guida di Prodi, vecchio signore dell’Ulivo.

Il Presidente della Repubblica ha ottant’anni, la Banca d’Italia è retta da un altro ottantenne, e così via.

Ci manca D’Alema e De Mita e poi siamo a posto, mentre piangiamo Craxi ed Andreotti, prematuramente scomparsi. 

Siamo messi male, ottantenni nati sotto il fascismo, in un altro mondo, ed infatti continuano a parlarne, come possono comprendere le dinamiche della nuova era che ci si apre innanzi che fatichiamo a penetrare noi quarant’enni?

Ragionano ed agiscono da vecchi esclusivamente per la conservazione delle poltrone e dei privilegi.

Il ricambio generazionale è un gravissimo problema del nostro Paese ed appare necessario ed ineludibile.

Basta vecchi, andate a portare i nipotini al parco e consegnateci le chiavi del Paese!

 

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