In Italia si tende a pensare in termini negativi al concetto di leadership invece i leader sono fondamentali e ci servono come il pane.

Accade questo perchè, diciamolo onestamente, una parte degli italiani mal sopporta il Cavaliere, proprio non lo vuole nè vedere, nè sentire, lo vorrebbe pensionato ai Caraibi, ma siccome contano i voti, volenti o nolenti egli rimane protagonista della politica nostrana, e non solo.

Ma il tema vero non è Berlusconi, bensì i leader che difettano nella nostra scena politica.

Un leader deve essere autorevole, carismatico, saggio, prudente, lungimirante, uomo onesto e di buon senso.

Senza un leader, un capo, per dirla con semplicità, le truppe sbandano, inevitabilmente.

Nel nostro panorama politico la sinistra si divide e litiga perchè non riesce ad esprimere un leader convincente ed autorevole, capace di riunirne le anime, il M5s soffre anch’esso della fase di passaggio da Grillo a Di Maio, vista anche la scomparsa del sodale Casaleggio e la destra non è stata in grado di scegliere un delfino del Cavaliere.

In Europa le nazioni che funzionano meglio hanno un leader, degno di questo nome, così la Germania, la Francia, l’Inghilterra e persino gli Stati Uniti, mentre proprio la mancanza di un trascinatore dell’Ue pesa enormemente.

Se saremo capaci di comprendere che un leader ci serve, anzi è fondamentale, avremo fatto un enorme passo avanti, a prescindere da Berlusconi, lui prima o poi si ritirerà, ma il tema rimarrà fondamentale.