Margherita: stuprata da otto coetanei, abusata dalle leggi italiane!

Margherita due anni fa, all’epoca 13enne, è stata stuprata da otto coetanei, a turno, per sei mesi, in un garage di Torino.

Le gesta del branco filmate erano la minaccia perchè lei non parlasse.

Invece Margherita ha avuto il coraggio e la forza di raccontare la verità ed è cominciato il calvario del dopo, il Golgota del processo.

Sei tra le belve erano infraquattordicenni, per legge non imputabili, gli altri due, siccome minorenni, se la caveranno con la blanda messa alla prova.

Risultato della legge italiana: belve impunite e la vittima nuovamente, ripetutamente e pervicacemente abusata dalla legge italiana.

E’ evidente anche ad un minorato che la regola generale della non imputabilità degli infraquattordicenni e della sostanziale impunità dei minorenni va rivista, almeno caso per caso.

La domanda è: se erano capaci di concepire la violenza di gruppo e di indurla al silenzio con la minaccia della pubblicazione su Facebook, devono essere considerati capaci di patirne le conseguenze.

Ma oggi in Italia così non è!

Evoluzione Necessaria ritiene che questa sia violenza istituzionale, che le leggi siano scandalose e che vadano cambiate, subito, ma quanto dobbiamo ancora attendere?

Se poi le donne non denunciano o se qualcuno si fa giustizia da solo non stupiamoci! 

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