Può fare molto molto male!


La tecnologia corre davvero veloce e i mostri sacri del marketing sono stati bravissimi a trasformare delle semplici comodità in irrinunciabili necessità.

Ormai ogni famiglia ha almeno uno smartphone a testa che utilizza in qualsiasi momento della giornata, compreso a tavola, quando invece bisognerebbe parlare e condividersi sulle esperienze vissute nell’arco della giornata. Lo smartphone è diventato indispensabile: senza si rimane tagliati fuori dai gruppi di whatsapp (uno o più per ogni attività, per parenti, per amici, colleghi, compagni di scuola, genitori etc), non si possono condividere le immagini, le foto, la lista della spesa, un documento.

I ragazzi non possono uscire di casa senza. A scuola è vietato per ovvi motivi, ma non fa nulla, si porta ugualmente e, i più responsabili lo tengono spento, gli immaturi e gli impertinenti lo tengono acceso e a volte fanno foto ai compagni e ai docenti a loro insaputa, poi così possono condividere, postare sui social (a cui non potrebbero avere accesso) e farsi un po’ di risate alle loro spalle, con effetti talvolta devastanti.

Non riusciamo ad insegnare ai nostri figli che lo smartphone non è indispensabile, non salva vite, anzi a volte le spezza o le rovina, e che si dovrebbe limitare ad un utilizzo più idoneo. Benchè le scuole stiano cercando di mettersi al passo, grazie alla buona volontà di alcuni insegnanti, organizzando corsi e incontri con specialisti e autorità, siamo lontani dalla comprensione del fatto che purtroppo non si tratta semplicemente di un “telefonino”, come siamo ancora soliti chiamarlo, ma di una vera e propria arma che non spara proiettili ma può ferire profondamente e talvolta uccidere.

 

 

Lascia un commento