Disoccupazione giovanile, Evoluzione Necessaria: “ecco la nostra ricetta”

La disoccupazione giovanile è la vera emergenza lavorativa che il Governo dovrebbe mettere in cima alla sua agenda, essa crea ed alimenta l’emigrazione dei soggetti sotto i 40 anni che sono costretti a lasciare l’Italia per mancanza di lavoro e per il venir meno di una speranza di vita degna.

L’emigrazione degli under 40enni, passata dalle 21 mila unità del 2008 alle 51 mila unità del 2015, ci costa 1 punto di Pil all’anno, che vale 14 miliardi di euro all’anno.

Questa l’analisi della problematica, vediamo cosa propone Evoluzione Necessaria:

  • innanzi tutto porre a base del Programma di riforme lo sviluppo, senza il quale non ci risolleveremo;
  • liberare l’intrapresa economica, facendola diventare il cardine dell’agire del libero individuo;
  • diminuire il costo del lavoro liberando il contratto di lavoro da vincoli ingessanti;
  • prevedere forme di incentivazione massima e liberalizzazione, per le assunzioni, specie di giovani, per le nuove imprese, specie in determinati settori (vedi Programma);
  • ampliare le possibilità offerte dalle scuole, riaprendo e dando nuova linfa alle scuole di formazione professionale, che devono essere collegate al mondo del lavoro;
  • inserire in tutti i programmi scolastici, a tutti i livelli, l’utilizzo delle nuove forme di lavoro e comunicazione del XXI secolo, utilizzo del pc, linguaggi, lingue straniere, ecc. ecc, anche a discapito di discipline vecchie e non più, o meno, utili;
  • prevedere la possibilità di studio garantita per i giovani che non hanno risorse economiche;
  • prevedere l’obbligatorietà del placement per gli atenei (vedi Programma);
  • concepire nuovi contratti per i giovani neo assunti con previsione di una reale detassazione delle risorse impegnate a tal fine;
  • incentivare e sostenere la ricerca, anche in senso imprenditoriale (vedi voci del Programma taglio/beneficio per la ricerca, e forme di sfruttamento economico per le scoperte derivanti da detti settori);
  • prevedere ed organizzare premi per il rientro dei cervelli dall’estero, in termini di contributi, sussidi ed agevolazioni;
  • massimo favor per le aziende costituite dagli under 25 ed under 30 (vedi Programma);
  • contratti di favore per l’assunzione di giovani in determinate aree depresse (vedi Programma);

Il problema della disoccupazione giovanile non si risolve con la bacchetta magica e neppure con un unico provvedimento ma con una serie di interventi strutturali tesi al sostegno dell’impresa, alla sua liberazione ed all’introduzione di un nuovo concetto di rapporto di lavoro subordinato (tutte voci affrontate in svariate parti del Programma).

Evoluzione Necessaria propone delle soluzioni, Insieme Ricostruiamo Certezze.

 

 

 

 

 

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