Sicurezza in caduta libera

Focalizzo questo articolo su tre aspetti.

Il primo: a seguito dello scorrazzare di migranti, occupanti, sfollati e simili, tutte categorie come abbiamo visto assai protette, intravvedo all’orizzonte problemi di pace sociale, perché potrebbe concretizzarsi la reazione della gente che è, evidentemente, esasperata e badate bene che le Forze dell’Ordine avranno seri problemi di azione, date le direttive fornite dal Viminale.

Le voci dissonanti, quale quella del Colonnello dei Carabinieri Paternò che ha spiegato online come l’ordine del poliziotto nella guerriglia in piazza a Roma fosse perfettamente legittimo, vengono zittite e vilipese.

Il secondo: il comandante delle Guardie Svizzere del Vaticano ha chiaramente affermato “può essere solo questione di tempo prima che un attentato avvenga a Roma…”, e i servizi italiani hanno spiegato come i terroristi di Barcellona avessero legami in Italia, a conferma della tesi, ormai nota, secondo la quale costituiamo il ventre molle dell’ingresso e dell’accoglienza, ragion per cui, probabilmente, non siamo stati colpiti per ragioni strategiche.

Il terzo: la povertà dilagante e l’esasperazione dei tanti italiani travolti dalla crisi che perdono beni e posizioni sociali creano un clima, un humus di scoramento, disperazione e ribellione che costituisce una bomba con il timer innescato.

I cittadini si sentono minacciati, soli ed abbandonati, non avvertono di essere tutelati, le Forze dell’Ordine si trovano tra l’incudine ed il martello ed il Governo non se ne rende conto e non interviene.

Evoluzione Necessaria nel suo Programma tratta ampiamente del tema sicurezza.

 

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