Ogni anno l’Associated Press, una prestigiosa multinazionale del giornalismo, punto di riferimento dei giornalisti di tutto il mondo, pubblica il suo Stylebook, una sorta di vademecum delle regole che i collaboratori-giornalisti debbono seguire.
Teniamo presente che l’AP, con 120 sedi in tutto il mondo, fornisce notizie ad oltre 1.700 giornali e 5.000 radio e tv.
Nello Stylebook del 2017 si assiste ad un’operazione linguistica molto interessante, della quale cito due o tre esempi che ritengo illuminanti:
– migranti: meglio, più corretto usare l’espressione: persone che cercano di entrare in Europa.
– immigrazione illegale: utilizzare illegale solo in riferimento ad un’azione, non ad una persona, per cui immigrazione illegale, non immigrato illegale.
– islamista: fautore o sostenitore di un movimento politico che sia favorevole alla riorganizzazione del governo o della società in base alle leggi dell’Islam, il termine non può essere utilizzato come sinonimo di combattenti islamici, militanti, estremisti o radicali.
Non commento, lascio a voi lo sviluppo delle vostre considerazioni, invitandovi, cari evoluzionisti, a riflettere su quelle che, errando, potremmo considerare delle sottigliezze.
Non posso invece esimermi dal rammentare che la parola ed il linguaggio racchiudono un potere enorme, come la storia dell’uomo e del libero pensiero insegnano.