Prevedo che

Seguite questo semplice pensiero.

Il leader in pectore del Centro destra, ossia il Cavaliere, per i suoi problemi giudiziari, e per un problema di termini assai complicato, non potrà essere eleggibile sino ad una data presumibilmente tra marzo ed aprile.

Per cui prevedo che, fatta la legge di stabilità, a dicembre scioglieranno le Camere per mandarci ad elezioni già a febbraio, così sono tranquilli che il Cavaliere non può presentarsi come possibile leader del centrodestra.

Il che, con contorno di una qualche nuova indagine a suo carico, eclatante ed infamante, disinnescherebbe quella che la sinistra percepisce come una minaccia, ossia la capacità di attrarre voti del Cavaliere, il quale, a sua volta, non lo dice ma sta facendo di tutto per farci andare a votare a maggio.

Credo infatti che senza questo problema il Cavaliere raccoglierebbe più voti di Salvini, nella destra intendo, e quindi ci troveremmo un possibile premier di oltre ottant’anni, che mi sembra un poco troppo obbiettivamente, mentre invece potrebbe ritagliarsi un ruolo più consono da padre nobile del centro destra e nessuno muoverebbe un dito e/o una critica in tal senso.

Prevedo anche che in autunno assisteremo ad una lotta all’ultimo coltello nella sinistra e centro sinistra per la scelta del candidato premier, lotta che porterà ad ulteriori scissioni e nascita di cespuglietti vari, per cui la legge elettorale, che devono per forza fare, spingerà sulla necessità delle coalizioni, concetto assai inviso a Renzi, per il quale prevedo disastri personali in autunno.

Infine il M5s verosimilmente candiderà Di Maio, o un altro giovin virgulto pentastellato, e, onestamente non mi sembra che le possibili candidature a premier del movimento siano adeguate al ruolo, pur nel rispetto assoluto delle suddette persone, confermando, nella sostanza, un difetto del metodo di elezione della classe dirigente grillina che ritengo essere, unitamente alla pochezza della proposizione programmatica, il vero punto debole del movimento.

Insomma, cari italiani un vero minestrone di proposte variegate che porterà al Governo una coalizione assai composita che non riuscirà a fare assolutamente nulla e, a parere dello scrivente, la situazione, se possibile, peggiorerà ulteriormente.

Urge un radicale cambiamento, democraticamente inteso e propugnato, ad opera del popolo, dato che i Reggitori Romani non cambieranno di una virgola il loro comportamento i cui effetti abbiamo già provato sulla nostra martoriata pelle.

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