Dobbiamo imparare questa parola, perchè è dove sta andando il mondo.

Mark Zuckenberg, fondatore di Facebook: “superare le istituzioni tradizionali” per giungere ad una “comunità globale”, “al di là del voto”.

Parag Khanna, studioso di geopolitica, ha scritto un saggio “Connectography” in cui afferma “se la vita diventa più connessa, dobbiamo aggiornare di conseguenza le nostre mappe”, poi ha edito sul web un’altro saggio, “Technocracy in America”, in cui, diamogliene atto, parla molto chiaro.

Khanna: “è tempo di ammettere che l’America ha bisogno di una dose minore della sua versione di democrazia, molto minore”, “la democrazia da sola non funziona più”, “ciò di cui ha bisogno è più tecnocrazia, molta di più”, “il governo tecnocratico è costruito attorno alle analisi di esperti e sulla pianificazione di lungo periodo, piuttosto che sulla chiusura mentale e la visione di breve periodo dei capricci populisti”.

Come funzionerebbe questa tecnocrazia ? Parag Khanna ce lo spiega : “una Presidenza collettiva composta da una mezza dozzina di membri, un’assemblea multipartitica che utilizzi le Data technologies, un’assemblea dei governatori che porti avanti le istanze dei singoli stati e un organo giudiziario che monitori gli standard internazionali”.

Il voto è inutile, i Big Data vi leggono anche nell’intimo, umanità indistinta, facile da condurre e manipolare, condotta dai Grandi Saggi.

Vi consiglio di leggervi un libro, Il Cerchio, di Dave Eggers, Mondadori, è solo un romanzo direte, ma rende molto bene l’idea.