Abbandonati

Quello che non va bene è che il Governo non si occupi di una vasta schiera di priorità della gente italica.

Avete sentito parlare dell’emergenza delinquenza al sud, o della disoccupazione giovanile in tutto lo stivale e del fatto che in meridione il lavoro è un miraggio, dell’emigrazione degli italiani all’estero e della disperazione dei pensionati che non mettono insieme la minestra la sera? E non è populismo dire che, purtroppo, abbiamo 5 milioni di poveri in Italia…..

Avete sentito esponenti del Governo parlare dello stato catatonico dei giovani italiani, che passano da una notte brava all’altra, che non credono nei valori, nel sacrificio e che hanno letteralmente gettato la spugna?

Avete sentito il Governo o i sindacati parlare del livello insostenibile raggiunto dalla tassazione, degli imprenditori suicidi, delle case vendute all’asta da banche e società di recupero crediti? Cosa fanno i politici di tutte le sponde? Ed ometto il tema migranti….

Perché i segretari dei vari partiti non vanno insieme in televisione a dire che non è possibile che non ci sia una legge elettorale in vista delle prossime elezioni, a chiedere a gran voce una politica ad ampio respiro sull’emergenza idrica, che il prezzo della benzina è un vero e proprio furto, che va inaugurata una politica completamente nuova di difesa del territorio, di prevenzione e preparazione per gli incendi e le devastazioni del clima…..

Ci sono temi, molti, che dovrebbero, in un sistema sano, essere al centro dell’operato del Governo e delle istanze della classe politica.

Ma così non è: il Governo, i politici, i sindacati, Confindustria e, non ultima, la Chiesa hanno abbandonato il popolo italiano, litigano solo su ciò che interessa loro e non è mai argomento di interesse e rilevanza per la gente.

Prima hanno addormentato le masse, ora le indirizzano e non se ne curano affatto.

E’ in atto una divaricazione pericolosa tra l’élite ed il parco buoi, che siamo noi.

Dato che abbiamo capito che non saranno costoro a salvarci, noi e l’Italia, perché il percorso è ampiamente segnato e ci conduce verso il Partenone, rimangono solo due possibili vie..è ora di essere chiari.

Siamo soli con noi stessi, guardiamoci allo specchio e decidiamo cosa fare, liberamente ma consapevolmente.

Questa melassa di indolenza/inerzia/sonno delle coscienze/menefreghismo/rassegnazione è veramente disonorevole ed insopportabile.

O ce ne freghiamo, ognuno guarda al suo orticello, sempre più scarno e povero di frutti, perché la miseria avanza in tutti gli strati della popolazione, cullandoci in una vuota speranza della salvezza che dovrebbe venire da non si sa chi, oppure facciamo qualcosa.

Ma siamo noi a dover prendere l’iniziativa, ognuno secondo le proprie inclinazioni e possibilità, perché altrimenti non ci aiuterà nessuno, smembreranno l’Italia e nonostante quello che qualcuno dice non sarà una passeggiata, svenderanno la nostra storia e cultura, avremo perso tutto e non ci sarà ritorno.

Sono nato nel 71, ho vissuto un’infanzia serena e felice in seno ad una famiglia vera, un’adolescenza spensierata, una giovinezza nel pieno dello splendore degli anni ’80 e ’90, all’università pensavo che il mondo fosse a mia disposizione, ho iniziato la professione ed ho dispiegato le ali, poi dal 2009 è iniziata la crisi, i nodi degli sperperi del passato son ora giunti al pettine, ho combattuto strenuamente per resistere, provo con questo movimento a fare qualcosa, ma, con tutta onestà, non vorrei, all’alba dei sessant’anni, tra una decina d’anni, essere costretto ad imparare il tedesco, o peggio a convertirmi per salvare la pelle.

Se veramente uniamo le nostre forze, pur abbandonati, saremo protagonisti del nostro destino, soli nulla possiamo.

Un pensiero riguardo “Abbandonati

  1. DICI BENE
    é ora di trovare il collante giusto per riunire tutti sotto una nuova idea politica con un valore POPOLARE,
    esempio come fece la storica carboneria italiana,
    cacciamo con una nuova forza politica evoluzionaria e rivoluzionaria gli indegni politici odierni.
    PASSIAMO ALL`AZIONE

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