Debolezza italiana

Dai maggiori organi di stampa europei.

Germania, Tobias Piller, Frankfurt Allgemeine Zeitung: “l’Italia deve vendere ogni anno titoli di Stato per 400 miliardi di euro a investitori, e con il suo indebitamento non si può permettere di dare l’impressione di essere senza un progetto. Nel caso migliore, lo spread si alza; nel caso peggiore, l’Italia si trova nella stessa situazione della Grecia, quando nessuno voleva più prestarle soldi”.

Spagna, Eusebio Val, La Vanguardia: “I rischi maggiori sono i conti instabili e il debito pubblico…, l’Italia ha un problema strutturale: la difficoltà ad avviare vere riforme. Spagna e Germania le hanno fatte”.

Francia, Richard Heuze, Le Figaro: “Vi hanno lasciati soli, fate bene a protestare per i troppi sbarchi” … “La crescita insufficiente è un male endemico italiano… Draghi dovrà lasciare il suo posto nel 2019. Rischia di aprirsi un periodo pieno di incertezze”.

Gran Bretagna, Philip Willan, The Times, Sunday Herald: “I governi deboli mettono in fuga gli investitori stranieri … In Italia c’è la tendenza a guardare al governo per la soluzione dei problemi dell’economia. Nei paesi anglosassoni, invece, si pensa che la salvezza debba arrivare dalle imprese e che il governo debba limitarsi a levare i lacci che frenano la crescita”.

Ecco, questa semplice panoramica per comprendere come ci vedono e percepiscono all’estero: in sintesi la nuova Grecia.

Solo da noi non se ne parla, ma ciò non risolve i problemi, anzi li aggrava ed in assenza di consapevolezza non nasce l’esigenza necessita di cambiamenti radicali.

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