Fino ad un mese fa in Italia si inneggiava a Macron.
Macron è stato eletto, ha i poteri per potersi muovere celermente ed incisivamente, e compie azioni nell’interesse esclusivo della Francia.
E non è che le ultime azioni compiute dal neo-presidente francese siano state assunte perché odia l’Italia, ma semplicemente perché conveniva alla Francia, avrebbero potuto essere contro qualsiasi altro Stato o potentato.
L’Italia vi è semplicemente capitata in mezzo, e così Macron ci ha nazionalizzato i Cantieri creandoci un danno da 12 miliardi di Euro, si perché nazionalizzare imprese di interesse nazionale in Francia non è reato, e ci ha, nella sostanza, soffiato Telecom, azienda di riferimento italiana, anche strategica, che non è stata difesa dalla Stato in alcun modo.
E l’Italia cosa ha fatto ? Assolutamente nulla, immobile e silente e prona.
Ciò è accaduto perché oramai non contiamo più nulla in Europa, siamo percepiti come una preda facile, ed anche perché, pur volendo, e non vogliono, oltre a non potere (perché Macron è espressione di poteri forti), le nostre istituzioni ed i nostri Governi non avrebbero posseduto la capacità ed i poteri per incidere, per muoversi celermente ed incisivamente.
Come già ridetto il nostro sistema è bloccato dalla cancrena e viaggia verso il decesso e la conquista altrui.
Se avessimo un altro esecutivo, forte ed autorevole, dotato dei poteri opportuni, sono certo che avremmo un altro peso geopolitico ed economico e che non ci saremmo fatti soffiare ne i cantieri, ne, tantomeno, Telecom.
Quanto accaduto esemplifica perfettamente che una riforma della struttura costituzionale, nel senso del potenziamento dell’esecutivo, è imprescindibile, invece, ad oggi, non abbiamo ancora un’adeguata legge elettorale e qualsiasi governo uscirà dalle prossime elezioni sarà debole, senza maggioranza, ed impossibilitato all’azione.
Questo, cari evoluzionisti, è un tema focale, se non riusciamo a far passare questo pensiero non avremo alcuna via di scampo.
Nel Programma di Evoluzione Necessaria troverete le proposte di riforma in tal senso.