Ospedali italiani

Un’evoluzionista di Torino mi ha raccontato di aver fatto due ore di coda al pronto soccorso di Moncalieri, stranamente non affollato, e mi ha mandato anche le foto per mostrami la sala d’aspetto sostanzialmente vuota, per farsi visitare a cagione di una persistente temperatura molto alta.

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Esasperata, dopo oltre due ore ha chiesto lumi agli operatori, senza ottenere soddisfazione alcuna, per poi essere lasciata ulteriormente in attesa.

Alla fine Ella se ne è andata rassegnandosi a chiamare, ancora una volta la Guardia Medica, dopo aver, peraltro pagato il ticket.

Insomma la nostra sanità, che pur rappresentava un vanto italiano, sta, anch’essa affondando.

Quando a tutti noi capita di dover andare all’ospedale ci troviamo in ambienti vecchi e trasandati, gli operatori sono diminuiti e quindi oberati, se poi per disgrazia ci ricoverano non ci terranno oltre le 48 ore, se siamo fortunati, perché non ci sono i posti letto necessari.

Per non parlare poi delle liste d’attesa per esami abbastanza rutinari che costringono la gente a rivolgersi ad enti e società private.

Ancora più sconcertante appare il fatto che lo stato di salute ed efficienza dei vari nosocomi è, per così dire, a macchia di leopardo, anche nelle medesime regioni.

La sanità pubblica è sicuramente peggiorata nell’ultimo decennio, mentre continua a creare un buco di bilancio ogni anno assolutamente mostruoso, e necessita di una riforma integrale.

Il Programma di Evoluzione Necessaria, anche in questa fondamentale materia, propone riforme strutturali semplici ed adottabili, perché la sanità e la salute non divengano, anch’esse, un lusso.

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