L’Italia di oggi

Nonostante una presenza storica in Libia ed i rilevanti interessi italiani connessi al petrolio in quel lembo di deserto, dove le uniche strade percorribili sono quelle costruite dai nostri connazionali, la Francia, dopo aver dato il via alla destituzione di Gheddafi, sei anni fa, ed alla conseguente disintegrazione dello stato, con le conseguenze migratorie che in oggi sperimentiamo, ci irride e sberleffa e l’accordo tra il Presidente in carica ed il capo dell’esercito libico, per indire nuove elezioni in primavera, viene siglato alle porte di Parigi.

Per cui, riepiloghiamo, prima la Francia disintrega uno stato liberticida, quale era quello su base tribale/dispotica del Colonnello, che però a noi europei serviva, ed uso proprio questo termine, e pace per le amazzoni, noi ci becchiamo la crisi delle forniture petrolifere e dei nostri lauti contratti, oltre all’emergenza migranti, poi, quando si deve ricostruire, tutto in Libia, la fa da padrone, in barba a noi italiani e si pappa la Libia, letteralmente.

Dieci con lode a Macron e zero alla nostra classe dirigente, che, ancora una volta, esemplifica che non contiamo assolutamente nulla, né in Europa, né in Nord-Africa.

Nei fatti, e la storia lo sancirà, l’asse di vicinanza tra il Cavaliere ed il Colonnello era maggiormente confacente ai nostri interessi.

Nel frattempo mezza Italia soffre la sete, i terremotati sono sommersi dalle macerie e senza le promesse casette, e, in vista dell’esodo agostano, scatta il rincaro del 10 % del pedaggio autostradale.

Buon ultimo, la dirigente del Pd, onorevole Prestipino, per aver detto che si deve difendere la razza italiana, viene prima sommersa dagli insulti dei compagni, e poi dirottata, in puro stile, lasciatemelo dire, sovietico, al dipartimento del partito per la difesa degli animali, dopo essersi dovuta scusare per aver usato una parola sbagliata, e pare che sia stata affissa la sua dichiarazione di colpevolezza a modo e maniera della Lubianka, ove ella si accusa financo degli incendi e del terremoto.

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