Tragedie italiane, disinteresse e privilegi

Mentre incendi e siccità si trasformano in una vera e propria emergenza, l’amministratore delegato di Tim, dott. Flavio Cattaneo, incassa 40 milioni di Euro di liquidazione per 16 mesi di lavoro.
Non è populismo affermare che la gente è stufa marcia di queste porcate e pretende risposte concrete e, soprattutto si sente offesa.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso che la siccità sta per diventare una cosa tangibile, quando, tra pochi giorni, 1,5 milioni di romani, soffriranno di una sospensione dell’erogazione di acqua per ben 8 ore al giorno.
In una capitale arsa dal caldo di una torrida estate, ove imperversa il problema della raccolta dell’immondizia, dell’invasione dei ratti, e persino dei gabbiani, in un contesto urbano che si sta “africanizzando”, e non valga la cartolina del centro, perché l’Urbe non è solo quella, immaginate che problemi igienici e sanitari scatenerà l’annunciata erogazione dell’acqua. Immaginate le pene degli anziani delle periferie romane, dei poveri cristi senza aria condizionata che non potranno neppure darsi una rinfrescata. Sinceramente una situazione da terzo mondo, quale stiamo diventando.L’emergenza idrica coinvolge tutta la penisola, crea immensi danni a tutte le colture e, alla fine, si riverbera sul prezzo dei prodotti al mercato rionale.
Gli incendi, a parte gli ingentissimi danni ambientali ed economici, intaccano il patrimonio dell’ecosistema indigeno, aggrediscono spesso aree protette e financo interrompono la circolazione sull’A1 e dei treni diretti in Francia.
Emergenza e incendi costituiscono le due facciate di una medesima medaglia costituita dall’incuria verso il territorio che è giunta ormai a livelli insostenibili, e la natura si ribella, fregandosene della gente.
Il problema consiste nel difetto di una politica che in Italia non ha mai realmente considerato questi temi nella sua agenda, ed ora il conto è salato e brucia la pelle della gente.
E la politica, e parte tristemente in generale, è totalmente assente.
Abbiamo bisogno di gente che parli chiaro, che dica al popolo quale è realmente la gravità della situazione, e che assuma provvedimenti strutturali e coraggiosi, mentre i nostri Reggitori Romani, al massimo, dichiareranno lo stato di calamità, non risolvendo affatto il problema, evitando addirittura di affrontarlo.
La storia insegna che in siffatte situazioni a volte basta un evento in se insignificante per scatenare la reazione popolare, la paglia ha riempito il granaio della sopportazione e la semplice siccità potrebbe innescare la deflagrazione.
Evoluzione Necessaria propone nel suo Programma, che troverete sul sito, riforme radicali e realizzabili.

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