Il dubbio

Da Facebook a G+, passando per Linkedin piuttosto che per Instagram o quant’altro, dai salotti in TV, dalle piazze italiane, dai luoghi di lavoro, dalle trasmissioni di attualità, insomma in ogni dove, si sentono sempre e solo lamentele.

Manca il lavoro, i servizi, una volta gratuiti ed efficaci, sono sempre più effimeri e costosi, una volta si riusciva a mettere qualche soldino da parte, oggi giorno il costo della vita aumenta costantemente e non si arriva a fine mese, c’è una totale paralisi della classe dirigente, la tanto proclamata democrazia ha lasciato il posto ad uno stato di regime.

Passeggiando per i vicoli storici del mio piccolo paese, ogni tanto, incontro degli italiani, “oh… anche voi qui”, vedo locali chiusi laddove c’erano attività cinquantennali e, al contempo, sorgono agenzie di gioco d’azzardo ad ogni angolo, supermarket e negozi cinesi a iosa e i nostri commercianti che hanno resistito alla “globalizzazione” boccheggiano come pesci in acque inquinate.

Leggiamo spesso di privilegi, appannaggio solo di pochi potenti, ma pesantemente incidenti sulle casse dei cittadini, che vengono erogati con decreti legge, a dir poco, fulminei, così come altri provvedimenti che, di fatto, disintegrano i diritti civili ed umani.

Protezionismo e razzismo, in questo particolare momento storico, sono solo etichette appioppate a chi non è d’accordo con le entità transnazionali che orchestrano i poteri economici.

Alla fine dell’articolo, potete trovare il link ad un’inchiesta della trasmissione di LA7 “La Gabbia Open” che può chiarire alcune cose al riguardo.

Per cambiare direzione, dobbiamo cambiare gli obiettivi, dobbiamo smettere di assoggettarci allo stato attuale delle cose, dobbiamo ostacolare i poteri forti, denigrando le lobbies, spostando gli interessi verso il bene comune, unica vera ricchezza, tornando all’umiltà e all’onestà, come base filosofica di vita.

Avere una vita dignitosa, per se e per i propri famigliari, un posto dove vivere sereni a al sicuro, essendo parte integrante e attiva del sistema sociale, dovrebbero essere i veri obiettivi degli uomini civili che tendono ad una crescita filosofica.

Mi e vi faccio una domanda: ma alla classe politica di Governo, non viene il dubbio che forse stanno facendo qualche errore? Si pongono o si sono mai posti un quesito di questo tipo? Chissà se è, o sarà mai, possibile fare questa domanda, in modo diretto e comprensibile, ai politici di turno sulle poltrone del comando.

Qualcuno ha detto: uno dei paradossi più deprimenti della vita, è che gli uomini che bramano il potere sono i più bravi ad ottenerlo ma i meno degni di esercitarlo.

Evoluzione Necessaria, attraverso le proposte e le riforme che potete trovare sul sito, incarna lo spirito giusto per cambiare rotta, verso un futuro dove le persone siano attori protagonisti, non comparse passive, nel film della propria esistenza.

Vorrei aggiungere un piccola riflessione a quanto detto: se non imbocchiamo la via dell’uguaglianza e della parità sociale, difficilmente potremmo ritrovare la dignità e l’identità che ha caratterizzato, nel corso della storia, il nostro fantastico ed unico popolo.

Video La Gabbia Open “L’immigrazione di massa come arma politica”.

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