Pensioni, mai….

Il Presidente dell’Inps, Dr. Tito Boeri, dopo averci detto che ci servono gli immigrati altrimenti il sistema collassa, ieri dichiara “se non le posticipiamo falliremo”.

Insomma cari italiani, ci stanno preparando, state certi le posticiperanno: si parla di un primo aumento, per portarle a 67 anni, imminente, un secondo nel 2021, a 67 anni e tre mesi, ed un’altro nel 2031 per portarle a 68 anni ed un mese. Ci informano inoltre che in autunno discuteranno detto tema, dati Istat alla mano.

Quello che non ci dicono è: ma quanti anni dobbiamo lavorare prima di andare in pensione ?

Vogliamo inserire un tetto massimo di anni lavorativi ?

Ed inoltre vogliamo diversificare il numero massimo di anni a seconda dell’attività lavorativa svolta ? (non vorremo sostenere che il manutentore Anas sulle autostrade, o l’operaio della catena di montaggio, devono lavorare lo stesso numero di anni dello scrivente avvocato ?)

Vi ho già scritto che avendo 46 anni prevedo di andarvi, salvo l’erogazione non certa a questo punto, a 70 anni.

E soprattutto: perché lo stimato Presidente non comincia con stimolare il governo ad abrogare la Legge Mosca (2 miliardi all’anno di spesa), e tante leggine consimili ?

La realtà è che senza un ripensamento generale del sistema pensioni, che all’orizzonte non si vede, la prenderemo sempre più tardi ed in misura sempre minore. Ecco perché il sistema va ripensato, e per fare ciò è necessario intervenire da un lato sulle prebende assurde, dall’altro sulle pensioni offensive.

Evoluzione Necessaria non vede altra strada e nel Programma indica le sue proposte.

Un pensiero riguardo “Pensioni, mai….

  1. Bella scoperta! Con i soldi buttati via in tutti i modi più assurdi da amministratori incapaci e dediti ai burocrati di Bruxelles e i denari buttati per i migranti economici che mai si integreranno ,e le tasse assurde messe da monti che han disgregato il mercato del mattone auto ,barche ecc ecc finiremo in default…..

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