Viviamo nella GermanUe, questa è la triste realtà.

L’Italia è divenuta una provincia, assai periferica e sicuramente di poco conto, della Germania.

Non contiamo nulla e non possiamo decidere nulla, anzi dobbiamo obbedire, chinare la testa e ringraziare.

La politica italiana ci ha portato a questo.

Pensate che la Germania ha guadagnato dalla crisi Greca 1,4 miliardi di Euro. No comment.

Tutte le politiche economiche dell’Ue sono prone agli interessi germanici e dannose per le periferie, quali l’Italia, e gli esempi sono innumerevoli.

Nel Programma di Evoluzione Necessaria scrivevo che si dovevano attuare riforme radicali e, parallelamente, verificare se si riusciva a far cambiare rotta alla politica comunitaria, analizzando la situazione in un lasso di tre-cinque anni.

Tuttavia questo pensiero, che mi pareva cauto ed equilibrato, potrebbe essere sorpassato dal procedere della gravissima crisi che investe l’Italia.

Il tempo gioca a sfavore, il Partenone si scorge all’orizzonte, e chissà quanto hanno già guadagnato su di noi.

Urgono riflessioni profonde, siccome ad un umile cittadino, come lo scrivente, pare che si sia ormai in un circolo vizioso, come il criceto sulla ruota.