Povertà

Dopo la seconda guerra mondiale, gli italiani pensavano che la povertà fosse cosa del passato e di altri popoli. Addirittura i nati dagli anni sessanta in poi storcevano il naso ai racconti dei nonni.

Ed invece eccoci qua.

Dati Istat: nel 2016 le famiglie italiane residenti in condizioni di povertà assoluta sono 1 milione e 619 mila, per un totale di connazionali in povertà pari a 4 milioni e 742 mila persone.

Persone, non numeri: persone che non riescono a mettere insieme la minestra, che hanno lo sfratto, senza lavoro, privati della dignità e che, ovviamente, fanno quello che possono per tirare avanti, ed è logico che in questa situazione l’etica non sia una priorità.

Al diavolo i telefonini, il gossip ed il calciomercato.

Si deve intervenire immediatamente, senza se e senza ma, adesso, questa è l’emergenza, la tragedia dei nostri fratelli italiani, e non andare a prendere sulle coste libiche 4.100 migranti, dato di ieri.

Cari evoluzionisti, questo è il pensiero che deve diffondersi, che dobbiamo portare avanti, ma solo con il vostro aiuto Evoluzione Necessaria può incidere, non siate colpevolmente silenti, non astenetevi, partecipate.

So che vi tocca ciò, lo sento ogni giorno nella mia vita, dove sono a contatto con le difficoltà ed il dolore della gente.

E non ditemi che quanto scritto non è vero, che non conoscete persone in difficoltà, anche il vicino di casa, gente che fino a dieci anni fa stava bene, aveva una casa, due lavori, tre macchine, i figli all’università, faceva le ferie, e che sorrideva, e che invece adesso si è venduta due case, ha la macchina che cade a pezzi e che vedete sempre con lo stesso giaccone, e che dice che forse il figlio non va all’università, e persone ultrasessantenni che fanno due o tre lavori……

Ridiamo il sorriso agli italiani.

 

Un pensiero riguardo “Povertà

  1. Non c’è b bisogno di negare l’evidenza della situazione,se non ci impegnano a fondo per cambiare le cose,finiremo peggio che dopo la fine della seconda guerra mondiale.

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