– Proponiamo la legalizzazione della prostituzione, ossia, detto semplicemente la riapertura delle c.d. case chiuse.

Ovviamente il settore deve essere adeguatamente regolamentato.

In tal senso si propone l’adozione del modello olandese, in grado di assicurare il rispetto della dignità delle donne.

In sostanza le lavoratrici verranno assimilate ai lavoratori autonomi, permettendone l’esercizio in case private e club che dovranno essere controllati sotto il profilo sanitario e amministrativo con precisi vincoli come l’esclusione dai centri abitati o storici e attribuendo zone precise della città per la loro localizzazione, con l’esclusione, tuttavia, dei quartieri a luci rosse, e garantendo il rifiuto delle c.d. multinazionali del sesso.

L’adozione di questa riforma porra’ fine alla tratta delle schiave, ai guadagni delle mafie sul sesso ed alla prostituzione su strada.

In maniera semplicissima, forse banale ma fondata, in Italia il mercato del sesso a pagamento è enorme,  estero e non,  ed appare autolesionistico non regolamentarlo e lasciarlo in mano alla delinquenza, privando lo Stato e la collettività dei proventi di detta attività, in nome di un macello senso del pudore promanante da oltre Tevere.

– Apertura di un Casinò per Regione, sulla base di un ragionamento, nella sostanza, consimile a quello di cui al punto precedente.