SOCIALE E PREVIDENZA


  • caratterizzato dal programma di aumento delle pensioni, ma, parallelamente, massima severità nel controllo di tutti quei benefici che sono stati attribuiti indebitamente (esempio classico non vedenti e pensioni di invalidità e quant’altro di consimile) (sul punto si potrebbe prevedere una specifica voce taglio-beneficio, per esempio si potrebbero destinare i proventi derivanti dall’applicazione rigorosa di detti controlli, ad una determinata voce individuanda, a grandi linee si potrebbe pensare all’attribuzione del ricavato in funzione pensionistica ut supra, ma riterrei più consona l’elezione di una singola voce per quanto attiene al beneficio).

  • separazione tra il sociale ed il previdenziale

  • creazione di un ente-organismo unitario, separato dall’INPS, che si occupi del “sociale” in tutte le sue articolazioni (incentivi vari, elargizioni invalidi, ciechi, sordomuti, ed accompagnamenti vari) ma solo questo perché poi la f(x) sociale dello stato deve essenzialmente compiersi mediante la realizzazione del progetto che preveda il raggiungimento dell’obbiettivo dei mille euro minimi di pensione per ogni cittadino, ed il cittadino che raggiunge detto limite, ed al raggiungimento dello stesso, dovrà vedersi limitate massimamente altre e diverse elargizioni di natura assistenziale . ossia se prima prendeva € 500,00 di pensione e € 340,00 di accompagnamento, per un totale di € 840,00, una volta ottenuto e raggiunto il limite di € 1.000,00 avrà una riduzione ad esempio sull’accompagnamento da € 340,00 a € 100,00 max, e magari altri € 100,00 di invalidità, non più quello che prendeva prima per l’invalidità; da detto meccanismo saranno esclusi i benefici in materia di natalità;