PENSIONI


  • il ricavato promanante annualmente dalla patrimoniale verrà pariteticamente girato, annualmente, per metà su un programma annuale di riduzione dell’aliquota iva, e per l’altra meta’ su un programma annuale di aumento delle pensioni, a partire dai soggetti privi di pensione e mediante un sistema che debba tendere a garantire a tutti i cittadini in eta’ pensionistica una pensione almeno di mille euro (obbiettivo da raggiungersi gradualmente, così che due coniugi, legittimi o di fatto, tendano a godere di almeno duemila euro di reddito pensionistico).
  • ugualmente si prevederà una patrimoniale specifica, annuale, sulle pensioni che preveda un prelievo sulle pensioni:
  • superiori ai 3.000 euro calcolati complessivamente (ossia tutti i tipi di pensioni), 3%, e ciò sino ad euro 5.000;
  • dai 5.000 agli 8.000 euro 5%;
  • dagli 8.000 ai 12.000 euro un prelievo del 7,5%;
  • sino a 20.000, 10%;
  • superiori a 20.000, 15%;
  • questa patrimoniale seguirà il sistema di redistribuzione del ricavato di cui al punto precedente (ossia per metà sulla diminuzione dell’aliquota iva e per l’altra metà sull’aumento dei minimi pensionistici), ma deve essere ben studiata perché non si può tagliare e ledere diritti quesiti, per cui si dovrà creare un meccanismo di imposta straordinario, ossia lo si dovrà fare sotto forma di imposizione fiscale.
  • separazione e gestione separata tra le singole aree previdenziali, non più un calderone unico INPS;
  • previsione e d agevolazione massima per le forme integrative di previdenza, ma realmente;
  • facoltà progressiva, diluita in vent’anni di progetto-programma, per il cittadino di passare per una parte, a partire dal 20%, ad esempio, alla gestione privatistica, per poi poter passare a percentuali maggiori nei successivi anni (salva la sostenibilità da verificare);