ESERCITO E SISTEMA DI DIFESA NAZIONALE


  • è imprescindibile e necessaria la ricostituzione di un adeguato sistema difensivo, latamente inteso;

  • la scelta sinora operata di valersi esclusivamente dell’ombrello difensivo della nato, e più in generale degli U.S.A., data la criticità mostrata recentemente dal sistema di difesa atlantico (per molte ragioni e considerazioni di politica estera e geopolitiche), e vista la parziale correzione della politica americana in tal senso (si vedano plurime e reiterate richieste di maggior autonomia nelle necessità difensive degli alleati, quali l’Italia), deve essere riveduta, pena la paralisi e l’impotenza difensionale del nostro paese.
  • consci degli immani oneri finanziari che una tale ed invocata modifica della politica in materia sinora perseguita comporta, risulta possibile procedere gradatamente, impostando, tuttavia un programma, anche a lunga scadenza, che non deve intendersi solo ed esclusivamente nel senso del riarmo (pur necessario).
  • consapevolmente il paventato progetto di costituzione di un esercito europeo sembra, ad oggi, una chimera se non un’illusione, e ciò a fronte dei mutati e preoccupanti scenari, provenienti da svariati fronti.
  • le limitate capacità del nostro sistema difensivo limitano l’autonomia decisionale ed operativa della nazione, condizionano la nostra politica estera e, in ultima analisi, ci relegano ad un ruolo di comprimari subalterni nel mutevole scenario mediterraneo.
  • i migliori studi in materia dispiegano che in oggi il deficit delle nostre forze armate risulta amplissimo, con limitate eccezioni per quanto attiene alle eccellenze delle varie forze di intervento speciale.
  • il percorso indicato da un valido e perseguibile programma pluriennale dovrà constare di svariati aspetti:
  • ampliamento degli operativi e delle dotazioni delle varie forze speciali (quantitativamente e qualitativamente);
  • riorganizzazione della logistica e delle dotazioni di base (basi, caserme, porti e quant’altro necessario);
  • ricostituzione di un sistema di formazione e qualificazione degli operativi (e si intende su base volontaria);
  • programmazione di un programma di dotazione di armamenti pesanti a lungo periodo (navi, aerei e difese missilistiche) ossia per le voci di spesa più rilevanti;
  • adeguato riconoscimento economico per gli operatori del settore;
  • la presa di coscienza di detta problematica ed urgenza comporta, di tutta evidenza, l’esigenza di individuare le ingenti risorse fruibili e necessarie a tal fine;
  • sul punto si deve forzatamente individuare una voce taglio/beneficio;