PENISOLA NAUTICA


  • porti per diporto + porti commerciali

  • posti barca (ql. nuovi) a prezzi fissi per metraggio e tipologie

  • completa detassazione per l’acquisto di tutti i natanti + imbarcazioni + navi (e anche per la reimmatricolazione di natanti stranieri sotto la nostra bandiera, ma solo congiuntamente alla stabilizzazione del medesimo in un porto italiano) (e cosi’ anche per l a ristrutturazione di detti beni mobili, registrati e non, ed anche per l’accessoristica degli stessi e per le loro dotazioni) + incentivi vari per l’acquisto del natante, la sua ristrutturazione e per la componentistica e gli accessori.

  • incentivi per la cantieristica nautica, sia per le imprese esistenti e maggiormente per quelle di nuova costituzione;

  • incentivi per gli armatori stranieri che acquistano un posto barca in Italia, acquistano, immatricolano e mantengono un natante + imbarcazione + nave un Italia;

  • autostrada di favore per i produttori stranieri operanti nel settore nautico che si insediano sul territorio italiano (così sia per la nautica diportistica che per la nautica commerciale) (il pensiero sottostante deve essere quello secondo il quale la creazione di un così vasto sistema di favore per il complessivo mondo della nautica, in senso lato, deve rendere ovvio, conveniente e naturale che l’attività nautica europea, a vario titolo -armatori privati, produttori, componentistica e attività manutentiva e cantieristica, nonché attività sportiva in detto ambito – dovrà necessariamente gravitare in Italia);

  • previsione e realizzazione di porti diportistici, uno ogni dieci, massimo quindici km di costa (inizialmente anche mediante i pontili mobili – ovviamente con costi per i posti barca inferiori e previsti per legge, e con successivi incentivi per la stabilizzazione ed il consolidamento di codesti porti provvisori) (al momento della realizzazione dell’approdo definitivo, obbligo di versare il 2% del costo dell’intervento a favore di un creando fondo per la tutela, la salvaguardia e la cura dell’ambiente marino. detto fondo vedrà delle articolazioni regionali acciocché i proventi dello stesso, derivanti da interventi nella medesima regione, siano utilizzati per la creazione di aree di ripascimento ittico e/o in generale per la salvaguardia la cura e la tutela dell’ecosistema marino. parallelamente le somme versate saranno integralmente detraibili dall’imponibile).

  • abolizione di qualsivoglia disvalore fiscale inerente alle imbarcazioni, ma, al contrario, valorizzazione e creazione di un favor, non solo legislativo, ma anche fiscale, connesso, a vario titolo, alla nautica;

  • creazione e valorizzazione del concetto di penisola nautica, in tutte le sue estrinsecazioni;