Strage di Ustica

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fa sentire la voce delle istituzioni nell’anniversario della strage di Ustica del 27 giugno di 37 anni orsono.

Per completezza questo il testo del Comunicato del Quirinale: “La data del 27 giugno, ricorrenza della strage di Ustica, resta impressa nella coscienza del Paese come un evento tragico e come una ferita sempre aperta, per le vite spezzate, per le indicibili sofferenze dei familiari, e per il vulnus alla sensibilità civile e democratica del nostro popolo. In questa giornata esprimo la partecipazione della Repubblica al comune dolore e la vicinanza nel costante impegno affinché siano compiutamente accertate le responsabilità e vengano ricostruite in modo univoco le circostanze e il contesto che provocarono così tante morti innocenti. Alla domanda di giustizia le istituzioni hanno il dovere di dare risposta, percorrendo fino in fondo la strada della verità e facendo onore alla professionalità e alla dedizione di uomini dello Stato che sono riusciti ad aprire questo cammino superando ostacoli e difficoltà. Altri passi potranno essere compiuti, nella auspicabile collaborazione con istituzioni di paesi amici, affinché la memoria di quanto avvenuto nel cielo di Ustica rafforzi la solidarietà e la speranza di quanti operano per il trionfo delle ragioni dello stato di diritto”.

 

 

 

 

 

Registriamo con gaudio queste dichiarazioni, ma chiediamo che seguano i fatti.

E’ accertato dalle sentenze definitive che il DC 9 venne abbattuto da un caccia militare di cui non si conosce la nazionalità, ed è altresì statuito che il Ministero della difesa e dei Trasporti debbono risarcire i famigliari delle vittime.

E’ legge dello Stato italiano (Governo Renzi) l’obbligo di desecretazione in casi consimili.

Allora chiediamo insistentemente, tutti insieme con forza, che lo Stato italiano consegni tutte le carte a sue mani.

La Procura della Repubblica di Roma ha riaperto l’inchiesta ricostruendo tutto il tragitto del DC 9 da Bologna a Palermo, ma manca l’ultimo miglio.

In questi 37 anni fatti strani sono accaduti a tutti i soggetti coinvolti nelle varie inchieste succedutesi (morti, siucidi ecc…), mentre le vittime, costituitesi in un’associazione rimangono senza la risposta definitiva che agognano.

Solo rendendo loro risposte complete ed esaustive renderemo onore alle vittime e financo alla dignità collettiva, di un popolo e di una nazione.

 

 

 

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