Venerdì ho letto che il prezzo del petrolio Brent era di 44,65 dollari al barile, e la sera sono andato a fare rifornimento: diesel 1.35 € e benzina 1,55 €.
Prezzi sostanzialmente identici a quando il prezzo del barile era oltre 130 dollari.
Non credo di dovermi dilungare a scrivere che è evidente a tutti che qualcosa non funziona, ma, naturalmente sempre a danno dei cittadini.
Diciamo la verità: a prescindere dal prezzo del petrolio, il sistema è strutturato perché le compagnie petrolifere guadagnino il mare di soldi che incassano ad ogni pieno di carburante e perché, almeno in Italia, lo stato incassi una somma, a titolo di imposte varie, sul medesimo pieno, talmente alta da essere scandalosa.
Il governo dichiari domani quali imposte e tasse ci applicano su ogni litro di carburante: domani lo vogliamo sapere (perché non vi è chiarezza in proposito), ed il giorno dopo chiediamo che una serie di balzelli su di esso, tipo addizionale terremoto Irpinia e vari, siano tolte, e non sono poche. Non per la somma in sé, ma per il segno concreto.
Poi il giorno dopo ci illustrino una reale strategia per far diminuire il costo dei carburanti, e in una settimana la si deve adottare.
Basta con questa presa in giro !
Cari evoluzionisti, nel programma si indica una possibile via.
Certo l’adozione delle misure indicate lederebbe sicuramente gli interessi di qualcuno, e proprio questo è il punto..
Come al solito ci considerano parco buoi e mucche da mungere sino allo sfinimento.
Vergogna !