Astensionismo

L’astensionismo è il primo partito italiano e cresce di elezione in elezione.

Gli italiani, in numero sempre maggiore, non vanno a votare, se non in rare occasioni eccezionali (“non ci vado tanto non cambia niente e fanno quello che vogliono…..”).

Lo spettacolo fornito dall’ultima legislatura, la distanza tra la classe politica ed il popolo faranno in modo che alle prossime elezioni politiche il dato crescerà ulteriormente.

Ma neppure questo fenomeno desta preoccupazione nei signori romani. Anzi penso che una base elettorale più ristretta li rassicuri perchè maggiormente controllabile ed incapace di sorprese.

Questo semplice pensiero cari evoluzionisti dovrebbe spingerci ad una reazione composta, civile e forte. Noi nati nel dopoguerra diamo per scontato che si vada al voto, ma rammento che prima avevamo la monarchia e che la democrazia è un bene prezioso che va difeso, e l’esercizio primario della stessa risiede proprio nel voto.

Allontanarci dal voto gli toglie il valore di verifica dell’operato degli eletti e ci spinge verso un sistema basato sulla delega in bianco, ossia proprio quello che aggrada all’elite. Ciò è stato dimostrato proprio in questi giorni quando un paventato sistema blandamente maggioritario, pur proposto, per una ragione o per l’altra, non è stato approvato. Sarà un caso…..

Disabituarsi al voto accresce la distanza ed il distacco, perchè ci toglie l’urgenza della conoscenza e dell’informazione.

 

 

2 pensieri riguardo “Astensionismo

  1. Ora come ora, non sono così convinto che alle prossime elezioni, se e quando mai ci saranno, ci sia un ulteriore calo di votanti, o magari si, forse perché ci siamo dimenticati di questo istituto.

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