Un voto strano

I quattro maggiori partiti, anche il M5s, dicevano di essere d’accordo per votare la proposta di legge elettorale da loro preparata.

In aula, al momento del voto, incredibilmente segreto, compaiono i franchi tiratori, più di sessanta (un balletto già visto che consente, ai quattro i partiti, un offensivo scarico di responsabilità).

Perchè non disporre la votazione palese ?, così avremmo saputo chi aveva tradito (non era forse necessaria una deroga specifica al regolamento ?). Il risultato è noto: non abbiamo una legge elettorale che ci consenta di andare al voto.

Quello che è accaduto, al momento del voto, è gravissimo. Ancora una volta le esigenze della nazione sono state, colpevolmente, disattese, dimenticate ed ignorate.

L’effetto è che la legislatura andrà sicuramente oltre settembre e la pensione dei parlamentari è salva.

Ma poi perchè il M5s voleva votare quella legge che aveva contribuito a scrivere ? una legge che tradiva quello che aveva sempre sostenuto, ossia che volevano andare al governo da soli, cosa che sarebbe stata impossibile anche se avessero preso la maggioranza dei voti, perchè il premio di maggioranza previsto era troppo debole.

Ancora una volta, come nell’ultimo anno, il vertice dei pentastellati si è dimostrato in confusione, senza un saldo timoniere a tracciare la rotta e con gli ammutinati a bordo (Genova…, Casamattis ecc…).

 

 

 

 

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