Dobbiamo avere coraggio, testa e cuore perchè muoviamo i primi, timidi passi, in un mondo sconosciuto, retto da regole potenti, con nuovi orizzonti e protagonisti.

Il XXI secolo trasformerà il mondo e l’uomo.

L’uomo, già mezzo homo tecnologicus, si trova spiazzato, confuso, pieno di ansie e paure paralizzanti.

Come sempre all’alba di profondi cambiamenti, nell’imminenza non ci si rende conto di ciò, non se ne ha consapevolezza, o meglio solo pochi ne hanno.

Ieri sui media, da un lato, è stata resa nota una profezia di Papa Wojtyla che preconizzava “ho visto le orde mussulmane in Europa”, mentre, dall’altro lato dello spettro, è emersa la creazione, in California, già due anni orsono, ad opera di un genio della Silicon Valley, tale Anthony Lewandowsky, di una chiesa per venerare l’intelligenza artificiale, le cui parole “da qui a 12 anni il progresso tecnologico accelererà oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani”, sinceramente atterriscono.

Solo il coraggio, la coscienza e la centralità dell’uomo ci possono salvare!