Energia, ritardi incomprensibili. E cittadini e aziende pagano

Uno dei punti programmatici di Evoluzione Necessaria riguarda l’energia e un piano strategico a livello nazionale che punti davvero sulle rinnovabili. Siamo in un ritardo incredibile rispetto ad altri Paesi che pure non hanno le nostre “risorse climatiche”, come il sole o il vento. Siamo in ritardo perché anche in questo caso la classe dirigente non ha avuto il coraggio e la capacità di cambiare, o meglio modellare nel tempo e con gradualità un programma di progressiva dismissione dalle fonti fossili, che sempre più potevano essere rimpiazzate con le energie rinnovabili, con non poco risparmio in bolletta e per il complessivo tessuto economico-produttivo.

Si potevano sfruttare investimenti e risorse dall’Ue,  ma così non è stato e si è persa un’altra grande occasione (fin dal tempo del No al nucleare si doveva attuare una politica energetica differente). Enrico Mattei, il fondatore dell’Eni, diceva che chi si occupa di energia fa politica, politica estera per la precisione (cosa di non poco conto…). Ovviamente il riferimento storico di fine anni ’50 e inizio anni ’60 era diretta alla “guerra per il petrolio”, ma il prezioso insegnamento vale ancora oggi: gli interessi e i potentati economici internazionali dominano la scena (con l’appoggio della politica e delle classi dirigenti) e così oggi ci troviamo di fronte ad un gap incomprensibile: pensiamo solo alla crisi del fotovoltaico o ancora allo scarso sviluppo dell’eolico.

La Liguria e il savonese rappresentano un esempio lampante di una politica energetica assente. La chiusura della centrale Tirreno Power a Vado Ligure o ancora i problemi di Italiana Coke o ancora quelli di Ferrania devono essere inquadrati e contestualizzati nell’ambito di una crisi del settore energetico tradizionale, senza alternative, appunto! Ecco qui entrare in gioco il Campus universitario di Savona, ancora poco sfruttato e destinato invece a diventare un polo di ricerca nel settore delle rinnovabili, anche grazie al Progetto Energia 2020: fonti rinnovabili, risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2.

Sogno o realtà? Politica, scelte, programmazione e ottimizzare le occasioni. Certamente la creazione di una filiera produttiva basata sulle “nuove energie”, puntando su ricerca e innovazione, è quello che serve: bisogna vedere se e come si farà, Noi di Evoluzione Necessaria lo vogliamo!

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