Popolari Venete: Banca d’Italia sapeva già tutto nel 2012, complimenti!

Adesso che le Popolari Venete hanno travolto nel loro crack 120.000 soci correntisti, azzerandone i risparmi, dopo che sono state cedute a Intesa SanPaolo per 1 Euro, a fronte dei debiti che si è accollato lo Stato, cioè noi, nell’indagine aperta a carico del Presidente Zonin, quello dello shopping in via Montenapoleone, si scopre che la Banca D’Italia sapeva già tutto nel 2012.

Le mail acquisite agli atti dell’indagine, che trovate su tutti i quotidiani, dimostrano che gli ispettori inviati dalla Banca d’Italia vennero a conoscenza del mal costume delle c.d. “baciate” (in pratica si tratta della concessione di fidi milionari concessi ai soci in cambio dell’acquisto di azioni della banca stessa), pratica vietatissima da tutta la normativa bancaria, chiaro sintomo di malgestione e segnale del possibile futuro e ravvicinato crack, come avvenuto.

Gli ispettori, nell’indagine intrabancaria del 2012, rappresentarono preoccupati quanto avevano scoperto ai vertici di Palazzo Koch i quali risposero “è una prassi diffusa tra le banche popolari e per Bpvi si tratta di un fenomeno non rilevante, che non desta preocupazione”.

Complimenti vivissimi, Vigilanza accurata e funzione specifica svolta alla perfezione.

Banca d’Italia: un altro ente da rifondare dalle fondamenta, ci costa un occhio della testa e non serve a nulla !

Nel frattempo il Presidente di Banca d’Italia di allora, Ignazio Visco, a novembre concorrerà per la riconferma, nel silenzio colpevole dei politici ed in assenza di proteste e/o indignazione alcuna di noi popolo bue !

Lascia un commento