Vaticano nel caos: Papa in pericolo, Chiesa dilaniata e rischio scisma

Benedetto XVI, nel febbraio 2013, si è dimesso e probabilmente si è salvato la vita.

Negli ultimi quattro anni Papa Francesco ha cercato di mettere ordine nella Banca Vaticana (IOR) e nelle finanza della Santa Sede, ha cambiato i vertici della Curia, ma le resistenze che sta incontrando appaiono insuperabili.

Il Revisore Generale che lui aveva nominato, Libero Milone, secondo le dichiarazioni rese dallo stesso, è stato minacciato e costretto alle dimissioni e gli si è impedito di conferire con il Pontefice.

Il Papa nell’Angelus di ieri ha dichiarato “vi chiedo di pregare per me”.

Esiste evidentemente un gruppo molto potente nella Curia Vaticana che fa resistenza ai cambiamenti che Papa Bergoglio vuole introdurre.

Si tratta di un fronte compatto, con appoggi potentissimi, che per ragioni difficilmente intuibili si oppone ai cambiamenti, il Ministero Papale sembra limitato e osteggiato, la vita del Santo Padre appare in pericolo, ed il ricordo corre a Papa Luciani e agli attentati alla vita del Papa polacco.

L’Italia, oggi come ieri, è legata a doppio filo alle sorti della Chiesa e l’occidente ha bisogno in questo particolare momento storico di un Papato forte, di una guida dei cristiani, calpestati e uccisi in tutto il mondo, di un difensore della fede e della nostra cultura, che è indissolubilmente legata al cristianesimo.

L’Occidente non può permettersi uno scisma, un Vaticano dilaniato e indebolito contribuisce allo svilimento della cultura occidentale e del nostro modo di vivere, per cui domandiamoci a chi giova, chi tira le fila e regoliamoci di conseguenza.

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