Genova paralizzata

Ho studiato a Genova dal 90 al 95 e ricordo una città vivace e vivibile.

Ora vi torno almeno una volta al mese per il tribunale che è in centro.

Da alcuni anni è praticamente impossibile raggiungerla in macchina la mattina da ponente perché l’autostrada è tutta una coda da Arenzano in poi.

Stamane sono venuto in moto per districarmi nelle code ma, giunto in città, ho girato mezz’ora per trovare un parcheggio disponibile, che non vi era.

La mia udienza si avvicinava così ho tentato con i parcheggi a pagamento, che però non prendono le moto.

Alla fine l’ho lasciata sul marciapiede ed ho detto ai vigili che non sapevo dove metterla e loro hanno chiuso un occhio.

Sento amici e colleghi e mi dicono che la situazione è simile a Milano, Torino e altre città.

La viabilità il trasporto e gli spostamenti stanno divenendo di mese in mese più complicati, mentre le multe fioccano copiose.

Una vera emergenza italiana che deve essere affrontata senza ritardi e con misure drastiche e strutturali, pena la paralisi del Paese.

Viabilità, non ius soli, questa l’agenda che sta a cuore alla gente, non frottole ma concretezza.

Il Programma di Evoluzione Necessaria affronta questi problemi.

Lascia un commento