Burocrazia italiana

Un cittadino viene indagato e durante l’indagine gli sequestrano delle somme di denaro, l’indagine fa il suo corso e viene archiviata, il Gip ordina il dissequestro delle somme di denaro.

Dovete sapere che quando vengono sequestrate somme di denaro in un’indagine penalistica esse vengono versate su un conto corrente alle poste intestato a Equitalia Giustizia.

Il cittadino, ingenuamente, con in mano il provvedimento del Giudice pensa di ottenere rapidamente la restituzione dei denari sequestrati ma, invece, ecco l’amara sorpresa.

Equitalia Giustizia si prende cinque giorni lavorativi per scrivere a Poste Italiane, ma scrive alla sede a Roma, Poste Italiane si prende venti giorni per scrivere alla sua sede locale, e sul provvedimento c’è scritto che se non si provvede al ritiro delle somme entro tre mesi la somma verrà devoluta alla cassa delle ammende.

Risultato, lo Stato si prende almeno un mese per restituire denari del cittadino nonostante un ordine del giudice di restituzione, il tutto salvo complicazioni.

Così funziona la macchina dello Stato, anche quando il cittadino ha perfettamente ragione.

Il sistema va riformato profondamente, Evoluzione Necessaria porta avanti le sue proposte di riforma contenute nel Programma

 

Lascia un commento