L’ora dei buonismi e delle ipocrisie è scaduta, siamo in pericolo, dobbiamo approntare difese forti, scongiuriamo rimpianti e recriminazioni.

Tutti i paesi europei sono stati colpiti gravemente, piangono vittime e tragedie, la vita dei cittadini perbene soffre di limitazioni a causa di gesti di guerra perpetrati contro l’occidente.

Noi non siamo stati colpiti, anche grazie al valido operato dei nostri sistemi di intelligence, ma non solo e, proprio perché siamo ancora in tempo, assumiamo tutte le misure di cautela, controllo ed intervento che paiono necessarie.

In tal senso bisogna avere il coraggio di dire che serve una legislazione speciale apposita che consenta alle forze dell’ordine di agire più liberamente, sia in funzione preventiva e di controllo, sia in ambito operativo, nonché una risposta repressiva adeguata.

La sicurezza dei cittadini è compito primario di uno stato e principio cardine del governare.

La tutela della sicurezza dei cittadini, nelle emergenze e nell’incombenza del pericolo, consente la limitazione di alcune delle facoltà e libertà, specie nei confronti di sospetti, fiancheggiatori e sodali di questi delinquenti, tipiche dei periodi di pace sociale.