Le belve di Rimini

Erano in quattro, sono in fuga dopo aver violentato a turno, ripetutamente, la ragazza polacca ed aver selvaggiamente picchiato l’amico, per poi violentare una prostituta trans peruviana prima di dileguarsi.

Il luogo dove una coppia di turisti polacchi sono stati aggrediti da quattro uomini, lei violentata e lui rapinato e picchiato, a Miramare di Rimini, 26 agosto 2017.
ANSA/MANUEL MIGLIORINI

Ipotizziamo che li prendano, sempre che non abbiano già lasciato l’Italia, perché pare siano nordafricani, saranno processati per violenza sessuale di gruppo, art. 609 octies del codice penale, che prevede una pena da sei a dodici anni.

Siccome gli inquirenti hanno raccolto molte prove organiche verranno sicuramente condannati, ma con il  rito abbreviato, anche considerando alcune aggravanti, le pene inflitte andranno dai sei anni ai dieci, a seconda dei diversi ruoli nella violenza, che non conosciamo.

Se li prendono queste saranno le pene, poi tra sconti di pena, che sono automatici, e benefici vari, in un arco temporale tra i tre ed o cinque anni torneranno in circolazione ed appena usciranno dal carcere prenderanno il volo, salvo che non vi regalino un’altra arancia meccanica, magari in Versilia o a Sanremo.

Questo è il desolante quadro e ciò rende evidente che la risposta del sistema in casi consimili non è assolutamente adeguata, e per pudore verso le vittime tralascio la figuraccia del sistema Italia all’estero.

Il tema vero, quello che credo sia rilevante per la gente e per le donne, vittime usuali di questo agosto di stupri, il 40 % dei quali compiuti da extracomunitari, è un dato non razzismo, si rivela il seguente: quale dovrebbe essere la risposta di uno stato moderno che difende i suoi cittadini e coloro che visitano il Belpaese?

La risposta è molto semplice: bisogna cambiare le pene per tutti i reati di violenza sessuale, in ogni forma, e prevedere : la castrazione chimica e pene detentive vere, ossia applicate nella realtà, non inferiore ai vent’anni.

Questa la proposta che Evoluzione Necessaria inserirà nel suo Programma, perché è ora di dire basta, a fatti, non a parole, a tutela delle donne italiane e ospiti del nostro paese, nella convinzione che l’efficacia deterrente di siffatte pene potrebbe realmente porre fine ad un fenomeno che, personalmente, mi fa vergognare.

 

 

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