Monte Beigua: una centrale di telecomunicazioni

Ieri ho fatto, con un amico, un giro in moto ed abbiamo raggiunto la cima del Monte Beigua, 1.280 mt. sul livello del mare, alle spalle di Varazze (SV). Partendo dal mare, in meno di 20 km di curve, si accede al Parco Naturale del Beigua, si attraversa una foresta spettacolare, un ambiente incontaminato e commovente e l’attesa è tanta prima di arrivare sulla cima..si sente il vento di mare, si intravvedono, tra gli alberi, scorci di Genova ad est, della Riviera di ponente, delle impervie montagne liguri e della retrostante pianura a nord.

Poi arriviamo in cima: un casermone degli anni sessanta in disuso, un ex albergo e, soprattutto, salta agli occhi una selva di antenne per le telecomunicazioni, ne abbiamo contate più di dieci: l’animo si incupisce e le ali dell’entusiamo vengono immediatamente richiuse.

A duecento metri dall’albergo si trova l’antica e storica chiesetta, ormai letteralmente circondata da una centrale “atomica-postsovietica” e dalle svettanti, moderne ed inquietanti antenne, irte di parabole e strani marchingegni.

Guardate le foto, che comunicano meglio delle parole in questo caso.

Insomma, un luogo magico ed unico, come tanti altri in questa nostra Italia, devastato dall’incuria dell’uomo moderno, una bestia, una cavalletta che divora e consuma tutto, incurante degli equilibri di Gaia.

Tra l’altro, per non essere antichi e volendo comprendere le necessità moderne delle telecomunicazioni, vi sarebbe un chiostro di contigui picchi sui quali, proprio volendo, si potevano distribuire codeste plurime e mostruose antenne e, comunque, non così tante.

Ma la vera domanda è: il Comune di Varazze, l’autorità Parco e soprattutto la Sovrintendenza non hanno avuto nulla da dire?

Non mi dilungo neppure a scrivere che, di tutta evidenza, il luogo è divenuto pericoloso per l’uomo e la fauna a cagione delle radiazioni ed, allora, queste autorità che vessano i cittadini comuni ogni giorno per banalità innocue, come mai non hanno avuto nulla da dire nei confronti delle Big Companies fruitrici di codesti mostri moderni?

Sarebbe interessante sapere quale sia stato il prezzo di tale scempio, sii da comprendere la soglia di irrilevanza degli interessi comuni.

Come siamo ormai usi, le istituzioni sono forti coi deboli, cioè con la gente comune e prone con i potenti….amara verità italica odierna.

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